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Tempo di etnie: il Mediterraneo delle lingue e dei suoni dalla grecità al mondo arabo
martedì 20 gennaio 2015

di Pierfranco Bruni





Le comunità di minoranza etnico linguistiche sono un patrimonio culturale, la cui identità è rappresentata dal ricco bagaglio storico presente, attraverso vari modelli e contributi, sul territorio nazionale

 

 

 

Terre di etnie: il Mediterraneo. Terre di linguaggi e di incontri tra grecità, balcani e mondo arabo: la Magna Grecia. Le comunità di minoranza etnico linguistiche sono un patrimonio culturale, la cui identità è rappresentata dal ricco bagaglio storico presente, attraverso vari modelli e contributi, sul territorio nazionale. Sono stati e sono testimonianze che tramandano tradizioni i cui valori costituiscono tracciati di civiltà. Un dialogo tra quelle dimensioni il cui senso e il cui orizzonte richiamano destini che hanno appartenenze profondamente radicate nella storia del Mediterraneo.

      Il Mediterraneo diventa così non solo una identità depositata nella storia ma si fa trasmissione di tradizioni. La letteratura è uno di quei modelli che trasmette codici e registri esistenziali proprio attraverso un rapporto straordinario tra la parola e il sentimento. Ma tra la parola e il sentimento fa da sfondo l’indefinibile memoria che cattura la nostra dei popoli. Anche in un tale contesto il dato archeologico può risultare fondamentale ma questo dato non può essere considerato soltanto come un elemento da visitare storicamente e scientificamente.

     

      Una Magna Grecia, tra grecità e mondo arabo, che si avvalora sia sul piano geografico che storico. Ed è proprio in questa affermazione di eredità magno – greca che il tema del Mediterraneo trova una sua chiave di lettura straordinaria. Il linguaggio e la storia. Tra il linguaggio e la storia la letteratura trova una sua dimensione testamentaria significativa e la spiritualità letteraria è un codice genetico che è dentro la coscienza del popolo.

      Un percorso che ci rivela l'affascinante viaggio di un popolo che non ha mai dimenticato il suo passato, i suoi riti, i suoi costumi ma che ha sempre sposato i valori della comunità italiana, ovvero della comunità nazionale. D'altronde Italia, Grecia ed Albania (mi riferisco, appunto, alle minoranze italo – albanesi e grecaniche, come si può notare) sono una antica tradizione, pur nella loro diversità, che testimonia un paesaggio di dimensioni etiche, estetiche, spirituali, sociali e culturali. In un contesto in cui la presenza Occitana offre una chiave di lettura che pone a confronto le eredità provenzali con le matrici “mistraliane”. Gli Occitani - provenzali sono un documento fondamentale.

      Intrecci di civiltà e di culture. Testimonianze che si leggono grazie ad un patrimonio culturale che intreccia lingua ed elementi antropologici. Il Mediterraneo come chiave di lettura all’interno di un contesto che presenta dei tasselli che hanno tuttora una loro particola importanza. Pensiamo ai territori dell’Arberìa e della Grecìa.

Due "arcipelaghi" in cui la cultura della tradizione e l'affermazione di una identità costituiscono modelli di civiltà, di storia e di cultura. sia la minoranza italo - albanese che quella grecanica sono all'interno di un contesto che è profondamente radicato in un intreccio non solo geografico ma anche profondamente geopolitico. Della cultura arbereshe ne abbiamo discusso e comunque non si smette di tenere viva l'attenzione.

      Due contesti, si diceva, il cui processo di identificazione è proprio in un radicamento che ha modelli di cultura mediterranea. Per quella grecanica la Puglia salentina e la Calabria aspromontana sono riferimenti che danno espressione a spaccati territoriali e che provengono da ceppi che hanno la loro dimensione nella definizione ionico - mediterranea.

 I nuclei abitativi grecanici sono poli identitari ben distinti. Nelle stesse Regioni il mondo arbereshe è ben rappresentato sia come isole tuttora esistenti e vitali sia come isole di memoria storica ben consolidata. Il metro Occitano – Provenzale è una dimensione territoriale nella quale vive una geografia della tradizione. Calabria e Puglia sono un costante incontro. Il mondo Occitano si presta ad un intreccio di eredità. Il passato e il presente costituiscono non solo chiavi di lettura da offrire ad un sommerso antropologico ma il passato e il presente sono una riconciliazione con l'affermazione di una identità che continua a raccontare tradizioni.

      Sono cultura della minoranza le cui radici hanno sottolineature in cui il valore mediterraneo sottolinea una presenza di codici non solo linguistici ma basati su insistenze di tradizioni, di usi e di costumi. E c'è anche di più. Il mondo bizantino è un incrocio che pone come risultante quella versione grecanica antica che accomuna un sapere non solo culturale ma anche esistenziale. Ma il mondo bizantino ha richiami antichi in un mare e una terra tra Occidente ed Oriente in un a geografia greco – araba.




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