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Pierfranco Bruni a 40 anni dalla sua prima pubblicazione
mercoledì 28 gennaio 2015
di Elisa Rende





Nel raccontare di Pierfranco Bruni a 40 anni dalla sua prima pubblicazione. Quando le parole diventano mistero e fantasia in un saggio che ripercorre le sue vie

di Elisa Rende*

Un saggio su Pierfranco Bruni per i suoi 40 anni di attività culturale e a quarant’anni dalla sua prima pubblicazione dal titolo “Ritagli di tempo…”.dopo numerose pubblicazioni che Bruni ha data alla luce: dalla poesia alla saggistica, dalla critica letteraria al romanzo, dai suoi Dialoghi con Leopardi, Plutarco, Beatrice, Zambrano e il suo recente modello Illuminante e Contemplativo sul mondo degli sciamani e i suoi libri sull’Oriente e la filosofia dei Devirshi.

Questi ultimi lavori sono dei sistemi filosofici che riempiono la vita umana e letteraria di Bruni sino al suo ultimo romanzo dal titolo affascinante: “La pietra d’Oriente” (Pellegrini).
Ho voluto qui immaginare, ripercorrendo però in parte molti suoi recenti scritti e le sue opere un colloquiare con i personaggi che “occupano” lo scenario della sua vita. fin qui, “sceneggiato” un dialogo tra il poeta e la mia persona. Un mio “fantasioso dialogare con il viaggio poetico, sciamanico e orientale di Pierfranco Bruni.
Scelgo arbitrariamente alcuni suoi versi sparsi in varie opere. Mi lascio guidare dallo “spirito del vento” e mi rivolgo allo sciamano che dice:
“Porto con me lo spirito del mio popolo. Porto con me il sogno… ho bisogno di legare il mio crepuscolo ad un orizzonte che ha i fili di eterno”.
Elisa: “La poesia è metafora… Marika…Marika…Marika… Uno dei sentieri camminanti”. Mi chiedo: “ Ma questi dialoghi che giungono dal Mediterraneo, non ricordano Erasmo o Luciano? Anticipano qualche profezia?
Sciamano: “… Quando un danzatore sufi
Non percepisce più le stelle
Si dice che è caduto il velo
E lo sguardo ha colto la Verità.”
Elisa: “La cronaca recente narra guerre in oriente, che si intrecciano ai rossi colori dei crepuscoli. La verità di sempre è accolta dalla voce del mare che riversa la schiuma sulla battigia e ricorda Aki, fratello nella storia, e, la bandiera nera con la mezza luna che…
Sciamano: “… che nel taglio degli orizzonti del mare diventa una lingua di fuoco”.
Elisa: “Eppure la luna piena rende argentee le vie del mare. Qual’ è lo spirito del vento?”
Sciamano: “Ecco. I tamburi hanno un rumore assordante. Recitano l’impazienza della guerra. Siamo tra le frontiere, e i confini non si contano più. Si allungano. Diventano linee nello sguardo. Una distanza nello sguardo, una lontananza nello sguardo. C’è qualcosa che ci manca.”
Elisa: “La poesia!”.
Sciamano: “La poesia… è un’onda che taglia la roccia. Tagliando la roccia, scava nell’anima della roccia ridotta in frammenti e ogni frammento è un pezzetto di sogno e di verità. Quando si vivono le mancanze che affollano il mare e le distanze si fanno soltanto partenze, la parola della poesia fugge alla consolazione per farsi ubbidienza del dolore, dell’amore, dell’incapacità di decifrare una giustificazione. La poesia potrebbe salvarci ma potrebbe anche… Non è (sempre) vero che la poesia ci salverà!La poesia custodisce il grido dell’amore e del disamore…
Chi scrive ha destini da raccogliere… amori da manifestare, dolori da custodire. …San Paolo è sempre vigile! Come è sempre vigile la contemplante incisione di una parola che è preghiera: Namasté
Si, Namasté ha un senso. La poesia è la preghiera tra l’assoluto e l’indissolubile, ma ha sempre uno strazio o un’allegria.
Ogni poeta vive tra i rami di una palma e resta in attesa che le voci giungano dal deserto e dal mare per intrecciare segni e simboli. Il poeta è il pellegrino o il viandante che bussa alla porta del deserto e trova il mare. Bussa alla porta del mare e trova la distesa del deserto.
E questa poesia, pur vivendo nella realtà, è l’estrema consapevolezza di un segreto dentro le conchiglie dell’esistenza. Chi non ha conchiglie non conosce i segreti della parola e non ha misteri che si fanno cantico. Il tutto ha sempre un camminamento religioso tra le notti e i colori che parlano alla notte.
Poi arriva l’alba…”
“Io, Asmà
Mio amato. Desiderio o destino. Io sono Asmà
e ti cerco nella confusione delle parole. Sono donna
di mare con le nuvole che navigano i miei occhi.
ho carezze tra le mani
che dedico ai tuoi silenzi.
parlami con dolcezza come tu sai fare.
tu sei il mio inganno
e la mia perfezione
ti bacerò
con le mie labbra di sabbia
e di acqua”.

Elisa: “Sciamano, tu canti amore, dolore, pace, guerra
Come ti detta lo spirito del vento?”
Sciamano: “ Se tu conosci il pianto e il sorriso non puoi fare a meno dell’ironia e il tragico che è in te ha il colore della città del cuore.”
Elisa: “Ma, non è Itaca la città del cuore, nel Mediterraneo?”
Sciamano: “ In ogni camminamento c’è un plenilunio e ti racconterà la storia dell’amore nell’ascolto dell’alba…”.
Elisa : “Asmà e Shadi?”.
Sciamano: “Ci siamo arresi alle onde nel taglio degli scogli
Vivimi con il mare dei viandanti e portami con te
Portami con te come una profezia.
Elisa: “Ora che c’è guerra?”
Sciamano: “Ti seguirò
Come volo di gabbiano…
Come perla in una conchiglia… Ti amerò… Per sempre”.
Elisa: “E se gli eventi ci condurranno in guerra?”
Sciamano: “ Ci sarà sempre un nuovo viaggio anche quando
I ritorni ti sembrano definiti ed è qui che la vita
Ricama le sue partenze e i suoi arrivi.
… l’aquila si è appostata sulla cima.”
Elisa: “Aveva una rosa in bocca?”
Aquila: “ Io porto il tempo della tradizione…
Di un tempo che ha le distanze delle lontananze.
… sono entrata nel giardino delle rose…
Elisa: “ Pure io vedo un’aquila, una rosa e… tanta storia in uno stemma.”
Sciamano: “Lo spirito del vento giunge da lontano…”
Aquila: “ Io riposo sul nido di…”
Elisa: “Adolfo, Giulia e…i Cinque fratelli”
Sciamano: “ E’ lo spirito del vento!”.

Qui finisce questo sogno. Il sogno mio di aver incontrato la magia di un poeta, ma nel suo ultimo libro “La pietra d’Oriente” il raccontare continua e si fa alchimia. A 40 dalla prima pubblicazione Pierfranco Bruni ha realmente percorso le sue vie e continua vivere intensamente.

* Autrice del saggio dedicato a Pierfranco Bruni di prossima pubblicazione





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