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L'apertura della Porta Santa nella Basilica di San Martino
all'insegna del dialogo interreligioso

martedì 22 dicembre 2015

Un momento di condivisione tra la comunità cattolica e quella musulmana

da Antonietta Podda
addetta stampa Associazione Salam
associazionecooperazionesalam@gmail.com


E' stata quella passata una domenica speciale per la città di Martina Franca che ha visto aprire la “Porta della Misericordia” della Basilica di San Martino, indicata dal Vescovo di Taranto tra le Chiese Giubilari. Tantissimi i fedeli presenti che hanno potuto partecipare al “pellegrinaggio” dalla Porta di Santo Stefano alla Chiesa.
Dopo il saluto del Sindaco Franco Ancona all'Arcivescovo di Taranto ed il suo ringraziamento per la scelta della Basilica di San Martino, è partito il primo cammino giubilare, a cui hanno partecipato anche i richiedenti asilo politico dello Sprar (Servizio di Protezione dei richiedenti asilo e rifugiati) di Martina Franca, insieme ad Hassen Chiha, rappresentante della comunità musulmana di Taranto e uno dei fondatori dell'Associazione UMAT (Unione dei Musulmani Amici di Taranto).
E' stato un evento carico di significato, contrassegnato dallo spirito di “condivisione”: come il Santo patrono della città della Valle D'Itria, San Martino prima soldato e poi vescovo di Tours, condivise il suo mantello con “Cristo stesso celato nelle sembianze di un povero”, così Don Franco e la diocesi di Taranto hanno voluto condividere questo importantissimo momento anche con la comunità musulmana.
Sempre nel segno della condivisione, la comunità cattolica e quella musulmana hanno condannato insieme le cosiddette “guerre di religione” dove il nome di Dio è utilizzato per uccidere e distruggere, non rispettando così il messaggio di pace che invece entrambe le religioni trasmettono.
E come gesto di pace, la comunità musulmana ha donato al Vescovo di Taranto Monsignor Santoro un "Bambino Gesù" in segno di rispetto per il Natale alle porte. Tramite le parole di Hassen Chiha, la comunità musulmana ha poi voluto sottolineare che sia la Vergine Maria che suo figlio godono di una considerazione del tutto speciale tra i musulmani. Quest'anno sarà un “Natale diverso” per Martina Franca, perché ad attendere la nascita di Gesù non ci sarà solo la comunità cattolica ma anche quella musulmana. Pertanto l'Associazione Salam, ente gestore dello Sprar di Martina Franca, augura che da Martina Franca si dipani un nuovo percorso interreligioso e interculturale che porti verso un cammino di pace e verso quell'amore tra fratelli e sorelle che nessun uomo potrà mai distruggere.








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