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Lo Sport come inclusione Sociale, 40 anni della Itop-Officine Ortopediche
domenica 27 maggio 2018

da Vito Piepoli
vpiepoli@gmail.com

“L’ idea nasce dal conseguimento e dall’unione di realizzazione di passioni, esigenze, lavoro, idee, che mi hanno spinto a ricercare e progettare l’ “ausilio funzionale”, nato osservando un ragazzo amputato che faceva surf”, chi ci parla è il tarantino Luca Laporta.

Infatti, all’età di 26 anni decide di avvicinarsi al surf, con questa particolare propensione alla ricerca, avendo conseguito la laurea  in tecniche ortopediche, correlata a una grande passione per lo sport e  l’acqua e avendo praticato nuoto e pallanuoto a livello agonistico, insegnante e docente regionale di ginnastica in acqua, amante del  mare.

Il surf, tra gli sport più emozionanti e coinvolgenti, non solo richiede una grossa preparazione fisica – ci fa notare Luca -  data dalla biomeccanica complessa delle evoluzioni e dal tipo di onde e misure delle stesse (altezza, fondale e forza dove infrangono) ma anche da un grosso  impegno muscolare e articolare.

Il suo progetto è volto quindi a creare qualcosa che possa aiutare e migliorare le capacità delle protesi, considerando le difficoltà date dalle complesse articolazioni e gradi di movimenti che compie il piede nel manovrare la tavola e cercando quindi di risolvere quelle problematiche date dall’ossidazione e aumento di peso causato da infiltrazioni dovute ai materiali e all’ingegneria delle componenti della protesi.

“Lavorando per mesi a stretto contatto con Fabrizio Passetti, atleta Quiksilver, che mi ha dato l’input per la realizzazione del mio progetto,  ho capito quanto una piccola idea potesse aiutarlo e renderlo felice migliorando, se pur utilizzando un semplice prototipo, alcuni movimenti che vengono a mancare con l’amputazione”  ha concluso Luca Laporta.

Ma non c’è solo questo…. Fabrizio Passetti il primo fondatore in Italia dell'Adaptive Surfing, sfidando i muri della burocrazia che lo aveva privato della protesi per poter ritornare a fare il surf ha avviato la Stand We Surf Asd Onlus. E questo non sarà un traguardo ma solo un inizio, per poter cominciare ad aiutare seriamente i ragazzi con amputazioni agli arti inferiori. Per saperne di più http://www.4actionsport.it/fabrizio-passetti-presenta-stand-we-surf-asd-la-prima-scuola-adaptive-surfing/#Kugxb6IXXqgSwC4X.99

Lo Sport dunque come inclusione sociale, e se ne parla in questi giorni anche a Roma, per precisione a Palestrina, in una importante kermesse.

Un importante appuntamento per un altro diversamente abile, il pilota Alessandro Chiarelli, da anni campione nella disciplina del go-kart e un altro significativo testimonial dello Sport come momento di inclusione sociale.

L’evento nazionale di tre giorni è dedicato ai 40 anni della Itop-Officine Ortopediche, azienda leader nel settore del benessere di quanti vivono una situazione di disabilità.

Da sempre impegnati nella ricerca di soluzioni innovative, i vertici dell'Itop hanno deciso di festeggiare questo traguardo organizzando una manifestazione in tre giornate. Quella del 25 maggio è stata focalizzata sulla ricerca e sulla prevenzione mentre il 26 ed il 27 i protagonisti sono lo sport ed il sociale.

In particolare, la giornata di venerdì 25 è stata dedicata ad un evento dal titolo "L'innovazione scientifica e tecnologica nel comparto ortoprotesico", al quale hanno partecipato numerosi relatori provenienti da tutta Italia, che hanno presentato dei progetti di ricerca condivisi con Itop, che hanno permesso di ottenere brevetti e pubblicazioni internazionali.

Nelle giornate di sabato 26 e domenica 27 si alterneranno attività gratuite di screening, rivolte sia alla popolazione giovanile che al resto della cittadinanza.

E’ presente uno stand in collaborazione tra Ottobock ed Ossur dove poter provare le ultime innovazioni nel campo delle protesi.

In questi tre giorni lo sport, elemento importantissimo per favorire la salute, il benessere psicofisico e motore di inclusione sociale, ha un ruolo fondamentale.

Si svolgeranno attività sportive, individuali e di gruppo, che coinvolgeranno tutti i presenti, indipendentemente dalle condizioni fisiche e sociali di ognuno.

Vito Piepoli

 



Luca Laporta

Fabrizio Passetti e Luca Laporta




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