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'Il dubbio ... Taranto ha ancora un futuro?'
martedì 15 gennaio 2013

da palumbo.g@libero.it



'Il dubbio... Taranto ha ancora un futuro?'. E' stato il tema di una riuscitissima serata, venerdi sera, nel Salone di Rappresentanza della Provincia di Taranto, organizzata dai Lions Club di Taranto (Taranto Aragonese capofila, Taranto Host, Taranto Poseidon, Taranto S.Cataldo, Taranto Falanto e Taranto Due Mari).
Al tavolo, per discuterne davanti a un salone gremito di soci e ospiti dei Club Services, oltre al presidente del L.C.Aragonese Cosmo Uglietta, c'erano il presidente dell'Autorità Portuale avv.Sergio Prete, l'editore prof.Piero Massafra e il presidente dell'associazione Taranto Vola rag.Francesco Gravina. A moderare i lavori il direttore responsabile del quotidiano Taranto Oggi, Marcello Di Noi.
"Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno - ci ha tenuto, in sintesi, a sottolineare l'avv.Prete - perché è vero che la vicenda dell'Ilva può condizionare il traffico, in negativo, del Porto di Taranto, e gli effetti già si vedono. Ma è altrettanto vero che bisogna trovare altre possibilità affinché la struttura non resti inoperosa. Per esempio, noi come Autorità Portuale abbiamo messo in cantiere diversi progetti che possono dare uno slancio allo scalo. È parliamo di agroalimentare, di stazione passeggeri, di water front portuale e una serie di programmi che, però, sarà bene conoscere meglio allorquando diventeranno una realtà. Non è il caso, infatti, di pensare ai contributi e di conseguenza al progetto che ne deriva: i soldi si trovano, ma è bene partire dall'idea".
Ma Prete ha anche parlato dell'attuale situazione: "Il calo della movimentazione è legata all'attività dell'Ilva. Ma aggiungerei altro: il Porto da qui a tre anni sarà interessato a lavori che ne permetteranno il salto di qualità verso i mercati Esteri, e quindi sarà logico pensare a uno scalo ridotto nelle sue potenzialità, tant'è che non sono preoccupato, ed è perciò che parlo di vedere il bicchiere mezzo pieno, e non al contrario".
Dunque, Taranto - oltre l'Ilva - può avere alternative economiche? Puo' guardare "oltre le ciminiere", come ha sostenuto provocando il giornalista Di Noi? Ad indicare un'altra via, quella della cultura, è il prof.Massafra: "Se nei secoli scorsi Taranto fu meta di artisti provenienti dal Nord Europa (riferimento palese al Grand Tour - ndr), qualcosa significherà". L'intervento di Massafra, appassionato e senza dubbio con riferimenti storici che inorgogliscono e allo stesso tempo fanno rabbia, è servito a far capire quanto la storia di Taranto - e aggiungiamo gli straordinari paesaggi - sia una risorsa che i tarantini dovrebbero meglio non solo conservare ma anche 'sfruttare' così come in altre realtà. "Ma sono pochi, pochissimi - ha aggiunto con amarezza - i politici che hanno capito l'importanza della nostra storia, e purtroppo continuo a non vederne in giro".
Infine, le potenzialità dell'aeroporto 'Arlotta', che Gravina definisce "all'altezza della situazione e pronto, come abbiamo dimostrato organizzando voli per Sarajevo, ad accogliere turisti ma anche professionisti che hanno necessità di rotte normalmente non battute dagli altri scali pugliesi".
Insomma, un appuntamento che poteva prolungarsi per ore vista la vastità dell'argomento e soprattutto la qualità degli interventi. Certamente i Lions Club tarantini hanno raggiunto l'obiettivo: portare un contributo di idee reali e magari lanciare messaggi a una città, a un territorio che ha bisogno di alimentare le speranze per un futuro migliore.

Lions Giovanni Palumbo






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