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L'edilizia a Taranto
Ill.mo Sig. PREFETTO....

mercoledì 19 giugno 2013

da osservatoriolegnc@libero.it




CONTE arch

Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA)  osservatoriolegnc@libero.it

 

                                                                                           Ill.mo Sig. PREFETTO 

 L’EDILIZIA PUBBLICA … è tra i maggiori DRAMMI di Taranto

Demanio pubblico… patrimonio pubblico perché di tutti; non nei fatti però !
Non si può risolvere il problema casa solo aumentando la cubatura degli edifici esistenti, e/o concedendo ai privati aree ed edifici del demanio (atteso che lo stesso è qualcosa che appartiene a tutti i cittadini, perché formato con le tasse pagate allo Stato). 
Il ricorso ad ogni forma di mutuo soccorso, di comunione di intenti per il raggiungimento di obiettivi di elevato valore quale appunto “la casa” non può e non deve essere svilito da inconcepibili colpi di testa… e/o di mano, da parte di chi, in maniera subdola perché “furbesca” riesce a farla franca, sfuggendo a controlli, che in verità vengono effettuati molto ma molto di rado, controlli piuttosto tendenti allo zero.
- Ritenendo inconcepibile evadere e soprattutto “eludere” i controlli che per legge, e per onestà intellettuale, devono essere effettuati;
- Ritenendo illegale perché iniquo il comportamento di chi ne assume di poco consoni, pensando di essere più diritto degli altri ed approfittando dell’assoluta leggerezza con la quale viene esercitato il “controllo” del patrimonio pubblico;
- Non riuscendo ad ottenere risposte alle tante interrogazioni rivolte a chi di competenza, chiediamo un intervento mirato a fare chiarezza per quanto all’:
1 - edilizia sovvenzionata
2 - edilizia convenzionata
A) ……se sia mai possibile per entrambe, come in assoluto silenzioso disinteresse avviene da anni, procedere ad allegre compravendite e/o soprattutto cambi di destinazioni d’uso da alloggio ad ufficio.
Insomma se le “Unità Immobiliari” realizzate per sopperire al Disagio Abitativo degli aventi i requisiti, possano essere fatti oggetto di libero uso e mercato.
B) ……se mai possibile che le Case di Cooperativa possono essere trasformate in Uffici Professionali o se dette destinazioni devono piuttosto essere allocate in ambienti ricavati al piano terra… tra i pilotis. 
Atteso che notoriamente non si riesce a trovare un’abitazione in affitto a prezzi decenti, sia giusto perché ammissibile che detti alloggi siano goduti diversamente da quanto la Legge prevede. C’è chi continua a fingere di non conoscere la legge 167/62 inerente l’edilizia residenziale pubblica minando ad ogni piè sospinto tutti i provvedimenti dal punto di vista della legittimità.
A Taranto, come del resto in tutta la Provincia, l’anomala applicazione della legge 167/62 tradisce i principi ispiratori mirati invece a permettere l’accesso alla casa di proprietà alle fasce più deboli della popolazione ed a calmierare i prezzi del mercato immobiliare privato.
La 167/62 nata per agevolare il diritto alla casa dei meno abbienti diviene così ambito dono per gli speculatori.
Nei Piani della “167” da anni e, in assoluto silenzio, tra l’indifferenza amministrativa si consumano i peggiori “drammi”. 
Nient’altro che speculazioni edilizie mascherate alla men peggio, che eludono con successo CONTROLLI… semplicemente perché ”NON ESISTONO CONTROLLI”. 
Vorrà convenire che l'edilizia residenziale pubblica, fino a prova contraria è destinata alle famiglie in condizioni economiche modeste.

Interventi affidati a soggetti pubblici (IACP) e privati (Cooperative Edilizie), che notoriamente riguardano:

1 - interventi di edilizia sovvenzionata diretti alla costruzione di abitazioni e al recupero del patrimonio edilizio degli enti pubblici;                                                                              

2 - interventi di edilizia convenzionata e agevolata diretti alla costruzione di abitazioni e al recupero del patrimonio edilizio esistente. 
Entrambi dunque con l’esclusivo nobile fine di
DARE CASE ALLE FAMIGLIE… non già di soddisfare le indecenti speculazioni di chicchessia… come da sempre avviene.

A nulla servono paroloni e belle proposte miranti la Legalità.

Condividerà quanto necessario ed urgente siano i Controlli delle Autorità che trovano Valore e Risposte se emanati dall’Alto.

Perché dunque NON CONTROLLARE?
A cosa serve invitare i cittadini a denunciare, quando poi le istituzioni non intervengono.

Quali risposte dare ad esempio ai residenti dello stabile di via C. Battisti 167 A sc. E  che dal 2011 protestano e rivendicano il mancato intervento delle istituzioni per il cambio d’uso da alloggio ad ufficio di una dele unità immobiliari al piano rialzato del proprio stabile, unità che per quanto riscattata, ha mutato destinazione d’uso solo al Catasto, non al Comune che di certo… NON AVREBBE PERMESSO DI MUTARE UN ALLOGGIO IN UFFICIO… almeno fino a quando alta e pressante è la carenza di alloggi sociali. Ben sapendo quanto detta emergenza sia alta nella ns. Città.   

E’ INCONCEPIBILE CHE ALLOGGI POPOLARI SIANO UTILIZZATI COME UFFICI… QUANDO LE FAMIGLIE  DISPERANO  PER  TROVARNE  UNO IN FITTO… GARANTITO E/O INTEGRATO DAL COMUNE.

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A tal proposito,

di seguito, per le opportune verifiche che si vorranno disporre, si invia il testo della Raccomandata che gli  inquilini di via C. Battisti 167 A sc.E –TA-  hanno inoltrato al Patronato insediato ai proprietari all’Amministratore Raccomandata cui è seguita la DIFFIDA di uno studio Legale per conto di chi, ha mutato l’Alloggio in Ufficio.

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Testo Raccomandata inquilini :

 

I sottoscritti N.A. – M.G. – G.F. – G.E. - M.V. – DV.G. – L.F. condomini dello stabile sito in Taranto alla Via C. Battisti 167 A sc.E in ordine all’appartamento di proprietà dei Sigg. ………. e occupato dal Patronato ……... lamentano quanto segue.

L’immobile di cui sopra risulta essere occupato dal Patronato Epas ad uso ufficio senza che i condomini abbiano mai dato il loro assenso al cambio di destinazione d’uso dell’immobile.

Nessuna autorizzazione è stata, altresì, data dal Condominio all’affissione della targa del predetto Patronato sulla proprietà condominiale.

Inoltre i numerosi utenti del Patronato arrecano notevole disturbo e disagi ai condomini scriventi, in quanto lasciano il portone aperto e porta, affollano il pianerottolo anche fumando, lasciano le cicche di sigaretta sul pianerottolo e nel vano scale, citofonano per farsi aprire il cancello o per chiedere informazioni, lasciano i passeggini sul pianerottolo intralciandone il passaggio.

Gli scriventi invitano, pertanto, i destinatari della presente in indirizzo a porre fine alla situazione incresciosa testè lamentata.

Resta inteso, comunque, che in mancanza di un positivo riscontro alla presente, i sottoscritti si vedranno costretti ad adire la competente Autorità Giudiziaria per la salvaguardia dei loro diritti.                                                        Taranto, 29 giugno 2011

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Testo Diffida studio legale :

 

In nome e per conto del Patronato rispondo alla Vs, datata 29.06.11, contestandone integralmente il contenuto.

L'attività di Patronato è difatti ivi svolta dagli operatori preposti senza arrecare disturbo al Condominio e previa adozione di tutte le misure atte ad evitare qualsiasi turbativa.

Tutte le istanze rappresentate dai Condomini sono state sempre accolte al fine di garantire a tutti la tranquillità del buon vivere comune.

Tale atteggiamento di doveroso rispetto viene tuttavia costantemente mal ripagato, invero da uno o due Condomini, attraverso manifestazione irriguardose di aggressività verbale nei confronti, non solo di coloro che operano all'interno del Patronato, ma anche degli utenti.

E' di tutta evidenza come tali comportamenti costituiscano fonte di grave danno economico cagionando l'inevitabile allontanamento e/o sviamento della Clientela (è stato riferito a più Assistiti che l’attività avrebbe presto cambiato sede).

Tanto esposto, pur confermando la disponibilità ad un dialogo sereno e civile nel rispetto delle reciproche esigenze, si diffida chiunque dei condomini a porre in essere o reiterare comportamenti di tal genere.

In difetto verrà adita l'Autorità Giudiziaria con aggravio di spese.

avv…………  segue firma

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Chiediamo a Lei Eccellenza l’autorevole intervento che potrebbe richiamare Sindaco ed Amministrazione tutta, che con l’edilizia sociale non si scherza… è in gioco la dignità di tanti sfortunati e dell’intera comunità, che null’altro può fare se non denunciare ed adire le Autorità.


Taranto lì, 19.06.13                                                            presidente

                                                                                          Emma B. CONENNA

Ps.

Per il caso lamentato - via C. Battisti 167 A sc. E –

nessuno ancora è intervenuto… ed allora ???





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