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Sit-in 9 Luglio contro Commissariamento Ilva

mercoledì 10 luglio 2013

le motivazioni della protesta

da taranto@wwf.it




COMUNICATO STAMPA

 

Taranto sta diventando una città fantasma. Sta subendo un vero e proprio martirio segnato dal siderurgico. La vicenda dell'Ilva marchia a fuoco la città che non riesce ad uscire da un incubo. A Taranto si va avanti da anni con la decretazione d'urgenza senza che il Parlamento, che si limita ad approvare i decreti d'urgenza salva Ilva, intevenga con dei provvedimenti normativi idonei a tutelare una popolazione che sta vivendo una vera e propria emergenza sanitaria e ambientale, prima ancora che occupazionale. L'intervento della magistratura viene tempestivamente bloccato da un'azione coordinata a livello istituzionale ( Governo / Corte Costituzionale) che pone nel nulla lo sforzo dei magistrati tarantini di dare diritti ad una città dove non esiste più il diritto alla salute e vengono sistematicamente calpestate e violate numerose norme costituzionali, schiacciate da notevoli interessi economici perchè l'Ilva è stata dichiarata di interesse strategico nazionale.

Il destino di Taranto, oltre che dall'Ilva è segnato da  un isolamento infrastrutturale ormai cronico.

A Taranto è difficile arrivare e da Taranto è difficile partire. Il viaggiatore vive una vera e propria odissea nonostante sia di primaria importanza dare delle alternative al territorio.

Taranto avrebbe potuto vivere di turismo per la bellezza del suo mare e delle sue coste, per la dolcezza delle colline che si perdono nel mare, per la ricchezza delle sue risorse ambientali e umane.

E invece è stata condannata ad un destino di non ritorno, perchè ammesso che le bonifiche verranno avviate, il territorio è ormai compromesso dall'inquinamento. Ma non bisogna lasciare che la situazione arrivi alla estreme conseguenze di una fine ormai segnata.

Ridiamo a Taranto e ai suoi abitanti la dignità che merita.

E' una città che ha 2.700 anni di storia, è stata la culla della Magna Grecia, crocevia strategico di tutti i popoli del Mediterraneo. Il Museo Archeologico di Taranto è il più grande del Mezzogiorno.

Quì vi erano scuole di pensiero e arti di livello raffinatissimo.

Poteva avere un destino diverso e noi ci batteremo perchè Taranto possa tornare ad essere una perla del Mediterraneo.

Anche se non crediamo alla favola dell'eco-compatibilità perchè è stato ampiamente dimostrato che, anche se l'area a caldo dovesse adottare le migliori tecnologie disponibili come da prescrizione AIA, la situazione del siderurgico continuerebbe ad essere cmq incompatibile con la città  (che è posta troppo a ridosso della stessa), noi non lasceremo la nostra città ad un simile destino.

Noi ci batteremo con le armi della democrazia partecipativa perchè siamo cittadini di una Repubblica democratica.

TARANTO lì 09.07.2013

Firmato e sottoscritto

I cittadini del sit in contro il decreto commissariamento Ilva n. 61/2013.

 





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