HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO
•   ECCO PERCHE’ L’IMMUNITA’ NON E’ STATA TOLTA A EX-ILVA OGGI
ARCELOR MITTAL.

•   Resoconto del convegno sulla Xylella fastidiosa.


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
BONELLI (VERDI): BENE UE, ALL'ITALIA IL DIRITTO ALLA VITA NON INTERESSA?
martedì 16 luglio 2013

da Ufficio Stampa Verdi




PIU' VOLTE ABBIAMO PRESENTATO ESPOSTI IN EUROPA SU DISASTRO AMBIENTALE TARANTO

 

"Il fatto che l'Unione europea indaghi sulla violazione del diritto alla vita e' un segnale estremamente positivo. Viste le proporzioni del disastro sanitario e ambientale di Taranto viene a chiederci se all'Italia importi o meno che in gioco c'e' il diritto alla vita dei cittadini tarantini". Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Noi Verdi piu' volte abbiamo presentato esposti alla Commissione e alla Corte di Giustizia europee per chiedere che s'indagasse sul disastro ambientale e sanitario di Taranto e sulle persone che si sono ammalate e sono morte a causa dell'inquinamento". 

 

"Le scandalose affermazioni di Bondi, rispetto alle quali ancora aspettiamo una presa di posizione del governo per rimuoverlo da commissario, hanno dimostrato che la priorita' continua ad essere la produzione e non la salute dei tarantini - spiega il leader ecologista -. Vorremmo fare questa domanda al governo: viene prima l'acciaio o la salute e la vita dei cittadini di Taranto che sono state e continuano ad essere vittime dell'inquinamento che 'provoca malattia e morte'?".

 

"A Taranto, non ci stancheremo mai di dirlo, e' necessario avviare un processo di conversione industriale attraverso l'istituzione di un'area no tax: la detassazione e' necessaria per attirare nuovi investimenti e nuove imprese ad alto contenuto tecnologico, determinando cosi' nuova occupazione - conclude Bonelli -. Le bonifiche, che per il principio "chi inquina paga" devono essere a carico di Ilva e non dello Stato devono partire subito. Infine e' necessario assegnare alle aree industriali inquinanti nuove funzioni urbanistiche di tipo direzionale, produttivo ma anche turistico sul modello Bilbao. Solo cosi' sara' possibile riscrivere il futuro di una citta' che non puo' piu' convivere con la diossina".

 

Roma, 16 luglio 2013

 





Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote