HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO
•   ECCO PERCHE’ L’IMMUNITA’ NON E’ STATA TOLTA A EX-ILVA OGGI
ARCELOR MITTAL.

•   Resoconto del convegno sulla Xylella fastidiosa.


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
Ilva: siamo a un punto di non ritorno?
mercoledì 28 agosto 2013

da Usb-ilva Taranto

 
 
 
 

UNIONE SINDACALE DI BASE

       LAVORO PRIVATO

  Coordinamento Taranto

 

Comunicato Stampa

 

L’USB-Unione Sindacale di Base, già fortemente critica sui decreti “pro-Ilva-Riva” emanati in passato e sulle stesse autorizzazioni integrate ambientali, peraltro mai rispettate, esprime il proprio dissenso verso l’ultimo “regalo” offerto dal governo Letta alla famiglia Riva e al commissario Bondi.

Taranto, città violentata indisturbatamente da lungo tempo non è più disposta a subire scelte criminali. Le “licenze di uccidere” non sono più gradite e, pertanto, neanche le autorizzazioni a nuove discariche per contenere rifiuti pericolosi ed altri veleni sono apprezzate.

No a nuove discariche, no ad altre manovre contro il nostro territorio.

L’Ilva si attenga alle regole, alle norme e alla legge senza ricorrere ad altri escamotages per sfuggire alle proprie responsabilità.

Per l’USB la priorità assoluta è la salvaguardia della Vita di ognuno, dei Lavoratori e dei diritti sanciti dalla Costituzione e non il ricatto occupazionale come strumento per salvare ed arricchire qualcuno.

Basta con le scelte velenose e con il tentativo di rendere Taranto una metropoli dei rifiuti.

Basta con i tumori, con le leucemie. Taranto vuole e deve rinascere guardando verso altri orizzonti. Perché ciò accada vi è bisogno di restituire il maltolto, la dignità a questa città.

La fabbrica Ilva va tolta dalle mani di chi non ha voluto e saputo guardare oltre il profitto. Va espropriata la famiglia Riva e il governo deve  farsi carico di imporre il risarcimento  del danno a chi ha inquinato e sottomesso l’intera collettività, l’economia e lo sviluppo territoriale, ad una proprietà senza scrupoli che ha generato solo guai, morte, malattie e miseria per tante imprese joniche.

Sottolineiamo, senza il timore di essere smentiti, il paradosso di una politica che vorrebbe anteporre il lavoro alla salute: L’Ilva continua a produrre, gli operai continuano a lavorare al limite della sicurezza e nell’incertezza del domani. Tanti altri sono sospesi dall’attività senza retribuzione, altri restano a casa per via dei C.D.S. Altra nota dolente: i contratti in essere tra Ilva e imprese di appalto, ora, possono essere “strappati” da Bondi in qualsiasi momento, senza l’obbligo di alcuna penale. Siamo, quindi, ad un punto di non ritorno? E’ dittatura?

L’USB, pertanto, non resterà a guardare  e  chiama tutti alla lotta, dichiarandosi pronta a mettere in campo tutte le iniziative di lotta possibili per evitare il colpo di grazia alla società tarantina, ai cittadini ed ai Lavoratori.

 

Taranto, 28.08.2013

 

Coordinamento USB-Unione Sindacale di Base- Taranto

                          

COORDINAMENTO USB-ILVA-TARANTO       

TARANTO-Talsano  -  Piazza Lojucco, 8  Tel e fax 0997716525  - www.puglia.usb.ittaranto.ilva@usb.it

 




Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote