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Foggia: € 14 milioni per 200 m. di pista. Soldi pubblici a fondo perduto?
sabato 14 dicembre 2013

da aeroportoarlotta@libero.it, osservatoriolegnc@libero.it




Facebook: https://www.facebook.com/event.php?eid=112104955488632>

Blog: http://movimentoaeroportotaranto.blogspot.com/

* aeroportoarlotta@libero.it



Premesso che ogni aeroporto ha il pieno diritto di svilupparsi per le finalità per il quale è stato realizzato, in Puglia, grazie alle complicazioni create da Aeroporti di Puglia (ci riferiamo al fatto che il gestore dei quattro aeroporti sia una SPA, ma partecipata al 94,4% dalla regione Puglia), pertanto, tutte le azioni che la suddetta società compie ricadono sulle spalle dei pugliesi. Ad esempio i € 12 milioni annuali che vengono dati a Ryanair per effettuare i voli low-cost; la situazione insomma, risulta parecchio ingarbugliata.

Vogliamo puntare l'attenzione sulla questione "pista Foggia", è da più di un anno che si assiste a questo balletto che punta ad allungare la pista di altri 200 m per portarla a 1800 m con un costo di € 14 milioni. La politica di Aeroporti di Puglia è quella di bloccare gli aeroporti di Foggia e di Taranto, ci provano in tutte le maniere. A Foggia hanno tentato con un impianto fotovoltaico, con il piano tratturi, con la sicurezza, con il piano regolatore. Come si può notare, tutta una serie di scuse che è culminata con l'abrogazione del bando per la pista, e con l’emissione di un nuovo bando (a nostro parere, solo per prendere tempo). Proprio per il fatto che spiegavamo prima, Aeroporti di Puglia essendo guidata difatti dalla politica, sono molto attenti a non perdere i consensi elettorali. Si spiega così …l'amore di Vendola per il territorio foggiano, che non ha perso tempo a scaricare la colpa alla CEE, mentre a noi risulta che la CEE ha sempre favorito gli aeroporti regionali: “…gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, siano considerati compatibili qualora siano destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione, destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, stabilendo chiaramente che gli aiuti start-up dovranno essere concessi in favore di compagnie aeree operanti su aeroporti regionali di categoria C e D, a cui appartengono i "piccoli aeroporti regionali", con un volume annuo di passeggeri inferiore a 1 milione”. Allora, chi ha diritto agli aiuti di stato? Perché vengono concessi a Bari e Brindisi?

Il nostro, non è una questione di campanile, anche nel 2012, quando per Taranto fu proposto il progetto Aerotechsys (un progetto da 100 milioni di euro e 300 posti di lavoro), denunciammo subito la …fumosità del progetto: una farsa. A tutt'oggi del progetto non c'è più traccia.

Ora, per Foggia ci sono in ballo questi € 14 milioni, vorremmo sapere (visto che potrebbero essere impiegati diversamente) a cosa serve allungare la pista di 200 m, qual è il progetto industriale? Anche perché bisogna dircelo chiaro, il bacino d’utenza di Foggia, appurato nel corso di 3 anni è stato di 70 mila passeggeri annui. E solo recentemente, per rispondere agli attacchi che arrivavano da Foggia, l’ex ass. alla mobilità Minervini, ha dichiarato che per quei 3 anni sono stati spesi € 27 milioni, per arrivare ad un contributo di € 100 a passeggero!!! Non sappiamo se in questi € 27 milioni siano contemplati parte dei € 5 milioni (destinati a Taranto per le rotte con Roma e Milano), che recentemente il direttore di AdP Franchini, ha affermato che li sono stati spartiti tra Brindisi e Foggia.

Ecco i danni che può fare una società gestita con i soldi pubblici e solo a fini politici, o per fare carriera in politica (vedi Ferrarese e Di Paola), mentre una società che rischia di suo, avrebbe fatto di tutto per valorizzare quei 3 milioni di passeggeri (studio Nomisma) che potrebbero usufruire dell’aeroporto di Taranto, pescando anche nel bacino calabro-lucano.

Chiediamo ai nostri politici ed amministratori, alle associazioni imprenditoriali, alla Regione e ai parlamentari pugliesi che si facciano portavoce, per chiedere chiarezza su come verranno impiegati questi soldi, se dobbiamo considerarli …finanziamenti a fondo perduto o investimenti. Chiediamo infine, alla Magistratura che si faccia garante delle norme.



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Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus – TA - cell. 320.0119260  -    osservatoriolegnc@libero.it

 

 

Si voleva…… VOLARE  (?!)

 

Eravamo nel gennaio 2001, quando tirato per capelli, considerai dover replicare alle esaltazioni di un Direttore che dall’alto del pulpito “sparava le solite ……zzate” incensando ed edulcorando questi e quelli… senza considerare che occorreva invece e piuttosto tenere i piedi ben saldi a terra……!

Pur sprovvisto della “sfera di cristallo” ebbi a scrivere – quanto poi verificatosi… ovvero che nulla sarebbe cambiato e purtroppo, nonostante tanti altri voli pindarici promossi e sostenuti da Sindaci e Politici vari, nonostante l’attualissimo piano strategico di “AREA VASTA” col quale si vorrebbe dirottare finanziamenti…… stante la situazione …… NULLA CAMBIERA’!!!

Prova ne sia il fatto che proprio i politici sono i primi che non perdono occasione per remare contro, instancabili nel “fare e disfare” nel dire e non dire sostenere piuttosto “tutto ed il contrario di tutto”, per attrarre consensi ….. non considerando che quando cadono in maniera rovinosa… trascinano con sé le poche prerogative di un  territorio che meriterebbe ben altro.

 

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             ma…facciamo un salto indietro… al gennaio 2001:

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Nevio CONTE architetto -via Borraccino n.4 Talsano 74029- tel/fax 099.7717498 - cell. 3200119260  -  archnevio@tiscali.it

 

FINALMENTE SI VOLA !                                                        Taranto lì 01.01.2001 

 

E' l'esclamazione di questi giorni!          

Speriamo sia "la scelta giusta".  Tante infatti le considerazioni in merito!

E' quanto mai vero! Meritiamo questo e molto di più, non fosse altro perchè,  in più occasioni siamo stati "bistrattati-snobbati-zittiti...sudditi obbedienti".

            L' AEREOPORTO  doveva  essere  operante  già dai lontani anni '60,  si doveva approfittare  del  momento  "magico per Taranto",  degli  anni  della  "Svolta Economica", si  doveva  poter  volare  sin  dall'insediamento di quello  che  sarebbe poi divenuto lo Stabilimento Industriale  più importante d'Europa!

            Probabilmente il nostro è stato uno sviluppo "volutamente" frenato!

Ad esempio l'Università è arrivata con molti anni di ritardo!

            A chi interessava che gli studenti Tarantini dovessero abbandonare (anche se per pochi anni) la propria Città trasferendosi al Nord o dovessero fare i pendolari tra Bari e Lecce?

Un tempo fortunatamente lontano, per Taranto che aveva ottenuto "la Manna dal Cielo” l'insediamento Italsider (la monocultura dell'acciaio) poteva bastare anche solo l'Istituto Industriale per sfornare tecnici di base.

            E sì, perchè "gli specialisti", "le menti" venivano da Genova, e fondamentalmente perchè alla "Grande Industria" occorreva solo manovalanza, gli operai di cui Taranto e Provincia detenevano un enorme serbatoio.

            Quanti artigiani (scegliendo il lavoro dell'Industria) hanno purtroppo diversificato le proprie attività, accantonando e sacrificando la propria arte, decretando di fatto la morte di tanti "mestieri", perdendo per sempre l'opportunità di " forgiare " nuove maestranze specializzate.

Mancando l'Università in loco, a quanti giovani è stata preclusa la possibilità di laurearsi ( impossibilitati economicamente sia a trasferirsi che semplicemente a viaggiare).  

- Quanti laureati, inseriti in altre realtà non hanno più fatto ritorno;

- Quante "menti" hanno scelto la strada del non ritorno;

- Di quanti validi laureati è stata privata in questi anni la comunità Tarantina!

Oggi, grazie all'impegno di tanti irriducibili, di chi ha da sempre compreso che l'opportunità di sviluppo, il benessere sociale, il progresso, passa anche attraverso l'Università, Taranto ha i suoi corsi di Laurea.

Oggi a tutti i giovani si rende possibile il raggiungimento di determinati obiettivi,  l'Università è una realtà, oramai è in casa…

 

E veniamo all'Aereoporto!

 

            In occasione del conflitto dei Balcani l'Aereoporto "Arlotta" di Grottaglie ha egregiamente sopperito alla disattivazione degli scali di Bari e Brindisi!

Oggi si esulta al decollo dell'Aereoporto Tarantino!

Ma nella "realtà in cui viviamo", tale problematica è ben diversa da quella dell'Università!

Ponendo da parte la città di Foggia perchè distante geograficamente dalle province di  Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, c'è da considerare che il "quadrilatero" formato da dette Città è bene o male servito da due Aereoporti (Bari- Brindisi).

            Bisogna considerare quello che in effetti "è" il bacino d'utenza di tali Scali Aereoportuali, quali "sono" le cifre, quale "l'utenza" cui si fà riferimento!

            Raggiungere lo scalo di Brindisi o Bari dai vari punti del "Quadrilatero" non è poi quella "fine del mondo" che si vuol far credere.

            Siamo sinceri - realisti ammettiamolo pure, da qualsiasi angolo delle quattro Province interessate "forse forse" è più pratico raggiungere le due l'Aereostazioni già da tempo operanti,  piuttosto che quella di Grottaglie!

            Quanti sono gli utenti che "giornalmente" utilizzerebbero il servizio aereo!

            In occasione del volo inaugurale, una delle interviste rilasciate ha oltremodo preoccupato poichè si dichiarava: " Ora dobbiamo pensare a sottrarre, a portare via agli altri aereoporti l'utenza Tarantina e perchè nò anche quella Brindisina!"

            Semplicemente Allucinante! Possibile che non si riesca a comprendere che sottrarre utenza alle altre due Aereostazioni potrebbe debilitarne il servizio?(Servizio per niente paragonabile a quello ferroviario).

            I costi di esercizio di un Aereoporto sono ben più consistenti, si rischierebbe di "minare" seriamente la sopravvivenza degli altri due Scali Aerei.

Per l'Aereoporto non valgano certo le considerazioni fatte per l'Università.

            L'aereoporto non si può chiedere  di  averlo " in casa "  proprio  perchè i costi, i numeri che poi veramente contano, sono ben altri!

Si obietterà che al Nord gli Aeroporti hanno altra diffusione sul territorio.

            Non dimentichiamo innanzitutto che non siamo al Nord, bisogna predisporre il territorio percorrendo la lunga scala dello sviluppo, ricordandosi che i gradini bisogna salirli tutti ed uno allo volta, senza fare "salti" che potrebbero essere nel vuoto, senza fare "voli pindarici"!

Non potendo pensare dunque di mantenere in esercizio una "Simile Struttura", almeno come "Scalo Civile"; ed avendo  comunque dimostrato di saperci fare (vedi il conflitto dei BALCANI), bisogna ragionare, fare altre considerazioni, altre proposizioni, perchè:    

- Non basta solo avere "il Mare" per pretendere di avere un "Porto";

- Non basta solo avere "una Strada" per pretendere un "Casello Autostradale";

- Non basta solo avere una "Pista d'atterraggio" per pretendere un Aereoporto!

            Bisogna saper programmare nuove iniziative, saper proporre servizi alternativi, specializzati, complementari a quelli già esistenti su di "un territorio" che "nella Logica di Governo Regionale" non può ridursi solo al territorio Tarantino.

            Taranto da tempo lavora nel Settore Marittimo e finalmente (anche se a distanza di anni) riuscirà a varare un importante "Grande Porto Commerciale".  

            Bisogna dunque pensare a "Servizi di Completamento" per poter partecipare allo sviluppo "organico e sinergico" dell'intero Territorio Regionale.

Non ci si può intestardire nel "creare doppioni", nel rischiare di creare duplicati di attività che proprio perchè tali, decreterebbero inesorabilmente e senza ombra di dubbio il fallimento; doppioni che trasformerebbero in breve tempo "l'esultante decollo in un atterraggio di fortuna".

            Vorrei ricordare ai rappresentanti delle istituzioni, a chi siede ai tavoli delle concertazioni, (insomma a chi conta), che ad esempio:

- Taranto non è funzionalmente collegata al resto d'Italia nè a livello stradale, tantomeno ferroviario;

- Taranto non ha ancora un proprio "Casello Autostradale" che allacci direttamente allo svincolo del Ponte Punta Penna quindi alla Superstrada Grottaglie-Brindisi, bisogna fruire del casello di Massafra (quanti disagi!).

- Taranto non ha ancora una "Stazione Ferroviaria" degna di tale nome, siamo ancora fermi ai "binari morti " siamo bloccati sui "binari della speranza" per non dire della disperazione!           La Stazione Ferroviaria, che desolazione!

Nemmeno un MOTEL, una pensioncina, un ristorante!

Badate bene: ci troviamo in prossimità del Porto Mercantile, della Dogana, dello Snodo Stradale per Reggio Calabria, per Matera, per Bari, dunque direttrici per il Sud e per il Nord Italia!

Al viaggiatore in arrivo, non resta che girare i tacchi e scappare via da Taranto!

- Taranto pur essendo geograficamente in posizione baricentrica e strategica, è fuori insomma da tutte le "rotte che contano" da tutti gli "itinerari" a qualsiasi livello li si voglia considerare!

Chiediamolo agli Addetti di Settore (Albergatori - Ristoratori - Operatori Turistici) quali sono le richieste, quali i servizi specialistici che riescono a garantire vista la scarsa richiesta; un turista, un imprenditore cosa dovrebbe fare a Taranto, quali sono le opportunità che si propongono, mancando gli elementari servizi appena citati!

            Per fortuna "Marina ed Aviazione" periodicamente riversano in Città i familiari delle reclute, ma è solo quello il Turismo cui si potrebbe aspirare?

            Non è certo l'Aereoporto Civile la prima ed impellente necessità del Territorio, sono tante altre le priorità, le cose da fare, da proporre con la dovuta attenzione per uno sviluppo sostenibile e praticabile!

            Non si può pensare di "Partire dal Punto di Arrivo" non è certo creando il doppione di un servizio agevolmente reperibile a pochi chilometri di distanza che si può credere di aver risolto il problema dello sviluppo Tarantino, poichè come appena accennato c'è ben altro da definire!

            L'Aereoporto Arlotta di Grottaglie andrebbe piuttosto visto come "Integrazione e Supporto" a quelli già in esercizio, si potrebbe pensare ad un "utilizzo specifico", ad esempio proporre:

1 - Voli Commerciali " CARGO "

Integrazione dei "servizi" offerti dal Porto - dallo Scalo Ferroviario - dai Trasporti su Gomma (si pensi agli operatori commerciali, agli artigiani, alla stessa ILVA), quanti potrebbero essere interessati al trasporto aereo per le proprie "MERCI"

2 - Voli  "Privati"

            Si pensi anche solo alla possibilità di utilizzare l'Aereostazione di Grottaglie per un Turismo che utilizzando "aeromobili privati", potrebbe scegliere le nostre zone per propri itinerari, si pensi semplicemente a quanti potrebbero essere  interessati a raggiungere ad esempio i "Campi di Golf " di Riva dei Tessali e quant'altro!

3- Voli  "Charter "

            Si pensi ai Voli Turistici (Charter), si pensi alle Agenzie di Settore, agli Operatori Turistici che potrebbero promozionare le nostre  località  baciate dal " SOLE " anche nelle stagioni fredde, si pensi alle nostre Coste, al nostro Mare invitante anche a Dicembre, si pensi ai tanti turisti che certamente apprezzerebbero  il nostro stupendo clima, le invidiabili "temperature".

            Finalmente si decolla, si vola e.... speriamo di farlo sul serio!

 

                                                                                                            arch.     Nevio F. CONTE  

 

Ditemi se avevo esagerato ed in cosa… o se piuttosto avevo colto nel segno.      

Inutile lacerarsi le Vesti e Strapparsi i capelli; nulla potrà mai cambiare, se prima non cambia la mentalità di chi gestisce la Cosa Pubblica.

Mentre la Regione vara il nuovo Piano Regionale delle Coste (PRC), politici d’alto livello accogliendo i “piagnistei” di Gestori di Stabilimenti Balneari che “DEVONO” essere rimossi a fine stagione estiva – come RIBADITO dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 232 del 23.06.08 - starebbe affrettandosi a presentare vergognosi Emendamenti.

In materia d’ambiente e territorio, occorre riconoscere quanto le Leggi inerenti il Condono Edilizio sono state ad oggi ELUSE, Distorte, bistrattate, mal Interpretate e quanto ciò costituisca un “PROBLEMA”…!!!

Impotenti assistiamo ad assurdi comportamenti amministrativi che in spregio alle Leggi, invece di ABBATTERE Case e Strutture abusive… mirano ad ABBATTERE il PROBLEMA… come? ……AGGIRANDOLO, cercando di volta in volta di plasmare, modellare, articolare “diversamente” a favore di tizio e/o caio… specifiche “LEGGI” in vigore.

 

Ciò premesso l’Osservatorio chiede a cosa potrà mai servire il Piano Regionale delle Coste definito addirittura “Rivoluzione Copernicana” atteso che, come ampiamente ad oggi dimostrato, appare ferma la decisione di non demolire e/o rimuovere alcunché?

 

Ed  allora, ditemi…… Potrà mai cambiare QUALCOSA???  

 

Più in basso di così… volare sì, ma …a calci in culo !!!

 

il portavoce

                                                                                                    

Taranto lì 27.09.11

Quando la smetteremo con le elugubrazioni mentali ???? - Non basta solo avere "il Mare" per pretendere di avere un "Porto"; - Non basta solo avere "una Strada" per pretendere un "Casello Autostradale"; - Non basta solo avere una "Pista d'atterraggio" per pretendere un Aereoporto! Non basta parlare di taglio alle spese quando poi c'è chi richiede investimenti a dir poco superflui se non proprio INUTILI. Si pensi piuttosto a sviluppare le nostre prerogative esclusive invece di creare Doppioni appunto INUTILI.
il portavoce



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