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Sergio Blasi: “A Consales dico: meno Palaeventi, più salute per i brindisini”
sabato 11 gennaio 2014

da Ufficio stampa Sergio Blasi


il sindaco di Brindisi, Consales


“Vorrei che Mimmo Consales si occupasse meno di Palaeventi da inaugurare e più di ambiente e salute dei cittadini di Brindisi e del Salento. Impostare il rapporto con Enel sui cosiddetti “investimenti” che l’azienda fa in città è sbagliato e fuorviante. Se a Consales basta il Palaeventi e la copertura del carbonile a cui Enel sta provvedendo con decenni di ritardo, ai salentini serve chiaro un impegno per la decarbonizzazione della Centrale. È l’Europa, oltre che il progresso nel rapporto tra industria e ambiente, a chiedercelo.

Riconvertire Cerano, voglio ribadire, è un impegno preso da Enel nel 1996 con il territorio. Un impegno che non è stato mantenuto. Farlo è non solo possibile ma auspicabile. I troppi politici brindisini che si occupano di fare gli avvocati difensori di Enel sui giornali non hanno nessuna patente o competenza per affermare che riconvertire è tecnicamente impossibile.  E rivendico di aver riportato al centro del dibattito politico questo tema di cui negli anni troppi avevano fatto finta di dimenticarsi.

A Consales voglio ricordare che il suo compito è fare i conti anche con le conseguenze dell’inquinamento industriale sul bilancio della salute dei brindisini. A dirci se conviene o meno in termini di guadagni riconvertire Cerano ce lo dovrebbe dire Enel. Come ha ricordato qualche giorno fa in una intervista ad Avvenire anche il presidente diocesano dell’Azione Cattolica brindisina Piero Conversano, la centrale di Cerano è, secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente, al primo posto in Italia come sito inquinante e al diciottesimo in Europa (allego al comunicato il rapporto dell’Aea, la classifica è a pag. 25) e rappresenta una gravissima situazione oltre che una priorità per chiunque abbia a cuore la salute dei brindisini.

È proprio la tutela della salute, come documentato anche dal Bilancio sociale della Asl di competenza, il problema principale della città. Non i Palaeventi. Lo ripeto da mesi, non vorrei che Cerano fosse un altro “caso Ilva” nel quale il vuoto della politica viene riempito dalla magistratura”.

Lecce, 11 gennaio 2013



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Rivelare i costi dell'inquinamento atmosferico



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