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Destinazione Italia: UNA NORMA SCANDALOSA
giovedì 6 febbraio 2014

da Ufficio Stampa Verdi




DESTINAZIONE ITALIA: BONELLI (VERDI), UN CONDONO INQUINATORI CHE DEMOLISCE LEGISLAZIONE AMBIENTALE

NORMA SCANDALOSA CHE METTERA' ITALIA IN INFRAZIONE COMUNITARIA E PREMIA CHI HA PROVOCATO DISASTRI


"Il condono economico ed il premio per i grandi inquinatori nelle zone da bonificare inserito nel decreto Destinazione Italia non solo e' una norma che demolisce   la legislazione ambientale italiana ma mette l'Italia in infrazione comunitaria perche' contraddice tutti i principi della normative europee in fatto d'inquinamento". Lo dichiara Co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "L'articolo 4 del decreto non solo azzera il principio chi inquina paga ma e' totalmente contraria alla direttiva Ue sul Danno Ambientale".

 

"Con questa norma si fa un grande regalo agli inquinatori che, in virtu' di pseudo accordi di programma, non solo potranno vedere ridotti in modo consistente le cifre da sborsare per la bonifiche delle aree che hanno inquinato ma otterranno anche una premialita' per realizzare nuovi impianti, come gassificatori, inceneritori o ampliamenti produttivi - spiega il leader ecologista -. Si potranno fare accordi di  programma finanziati con soldi pubblici con i proprietari dei terreni dei SIN (Siti di interesse nazionale per le bonifiche) che sono i responsabili del danno ambientale e dall'inquinamento, purche' l'inquinamento sia avvenuto prima del 2007".

 

"Questo significa che la norma interessa tutti i SIN, ovvero le aree da bonificare come Priolo, Brindisi, Gela, Taranto, Brescia, Sarroch e tutti i luoghi devastati dall'inquinamento. L'accordo di programma cancella ogni altro onere di compensazione economica nei confronti della collettivita' per i fatti avvenuti fino alla stipula dell'accordo - conclude Bonelli -. Ogni comma di questo articolo e' di una gravità inaudita e prevede che gli accordi di programma per le bonifiche devono essere sostenibili economicamente per l’impresa: lo stesso centro studi della Camera, esaminato il testo, dice che non rispetta il principio 'chi inquina paga'".

 

Roma, 06 febbraio 2014

 

--

UFFICIO STAMPA

 

FEDERAZIONE DEI VERDI

 




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