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1,99 euro
martedì 25 febbraio 2014

di Giovanni Parisi




199

 

 

I negozianti, esercenti dei negozi tv, credono che la gente non capisca o sia del tutto ignorante. Entrate in un fruttivendolo e troverete le cipolle a 1.99, le zucchine a 99 centesimi, le arance a 79 ecc. ecc. Il resto di un centesimo resta per lo più nelle mani di chi vende la merce. Dicono loro: "suona bene", il compratore dice che a quel prezzo vale la pena acquistare. Si va avanti cosi per anni ed anni e nessuno protesta. E‘ una presa per i fondelli, scusate, tanto vale mettere 200 o 100. E’ l’inganno che non mi convince, un vistoso inganno che è un vero vizio economico e commerciale da parte dei commercianti. Son certo che la gente non è stupida come qualcuno pensa, la madre di famiglia non è un’analfabeta, chi fa la spesa ogni giorno vede tanto di cartellino e sopra scritto 49 centesimi ed ora corre il vizio di chiedere tutto ad un euro, come se nessuno sapesse che un euro vale quasi 2000 lire di una volta, quello che prima costava mille lire ora costa un euro, il doppio. E la gente muore di fame. Prima si poteva mettere da parte anche qualche biglietto da centomila , ora 50 euro che sono 100.000 volano e nemmeno uno se ne accorge. Ci sono paesi in cui non c’è l’euro e vivono bene, noi per restare in Europa dobbiamo fare la fame. Se non fosse cosi avremmo fatto la fine della Spagna o di altri paesi in cui non c’è l’euro. Dicono cosi i soloni. La Spagna non ha fatto una brutta fine anzi il Pil è cresciuto e lo spread è basso, senza festival di Sanremo, la gente vive lo stesso. Quale merito ha il sig Prodi? Nessuno, ed ora vorrebbe salire al Colle. E’ stato facile per i commercianti applicare con le targhette di cartone un euro, quello che  costava, un tempo, mille lire. Che bella faccia tosta ! Quale grande conquista l’euro! La gente si è impoverita. Ma quali sono in paesi in cui non c’è l’euro e come si vive:

Svezia, Danimarca, Regno Unito, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Albania, Croazia, Turchia,Montenegro, Macedonia. Sono questi i paesi in cui non esiste l’euro, mentre c’è la moneta nazionale. Dalla corrispondenza epistolare tra i cittadini italiani e quanti si sono trasferiti  nei paesi sopra indicati, se ne deduce che non solo non stanno male, ma non sono per niente gravati dalle tasse e la famiglia è al centro dello stato, non manca il lavoro, la vita scorre senza mazzette, intrallazzi nostrani, mafia, ndrangheta, camorra. Non ci sono scioperi oceanici e i sindacati vigilano, esistono. Come hanno fatto? Non potremmo imitarli? Noi dobbiamo scimmiottare i paesi d’avanguardia e Prodi come Amato incassano cinque o sei stipendi con migliaia di euro al mese. Privilegi su privilegi e nessuno denunzia, tutto tace.

Si attende una rivoluzione che non avverrà mai, non conviene , meglio la palude e l’inerzia, intanto diverse brave persone si impiccano per debiti, ma questi esempi non contano, i morti appartengono al passato e non fanno storia.

 

                              Preside Giovanni Parisi.

 

Ta: 25-2-2014




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