HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO

•   STELLATO-LUPO: coesione e rilancio,
i nostri impegni per Taranto

•   COMUNICATI STAMPA DEL M5S


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO


•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
25 aprile di lotta e rivendicazione in CittĂ  Vecchia
giovedì 24 aprile 2014

da Comitato di Quartiere CittĂ  Veccia




 

25 aprile di lotta e rivendicazione in CittĂ  Vecchia Taranto

 

In occasione dell'anniversario della liberazione dell'Italia dal regime Nazi/Fascista passeggeremo tra i vicoli per ricordare coloro che lottarono nella nostra città e non per la libertà; per ricordare che la lotta di liberazione non fu solo lotta contro la dittatura e l’invasore tedesco ma anche una lotta di classe che rivendicava eguaglianza, partecipazione e parità. Libertà, purtroppo, ancora “lontane” quando si vive in un territorio occupato dalla marina militare e dove l'industria uccide un’intera popolazione che vive su un territorio contaminato ed inquinato. Disoccupazione e degrado sono le uniche prospettive attuali in una Taranto, città di massoni e servizi segreti, degli imbrogli e dell'ingiustizia, sempre più sconvolta dalle "infami decisioni dei politici" (vecchi e nuovi) al potere e all'opposizione.

 

Lo stesso abbandono politico che ha causato e continua a causare crolli e devastazione nella città vecchia. Un'occasione, quella del 25 aprile, per denunciare e rimarcare il degrado e lo svuotamento premeditato del quartiere al fine di speculare, insieme ai privati di turno, su patrimoni immobiliari svenduti e sul mar piccolo che lentamente muore sotto gli occhi di tutti e tutte. Un momento per ribadire che le decisioni sulla città vecchia devono essere prese da chi la vive e che qualsiasi progetto o piano regolatore, non ha senso senza la considerazione e la partecipazione degli abitanti dell’isola.

Una giornata per proporre alternative alla speculazione sul nostro patrimonio architettonico come quella concreta dell'autorecupero che ne eviterebbe la svendita e, di conseguenza, rilancerebbe l'occupazione sul nostro territorio. La speculazione permette ai pochi di arricchirsi, di contro, l’autorecupero popolare permette di ridisegnare, socialmente ed economicamente, un territorio a misura di comunità: recuperare strutture, come la Biblioteca popolare, e spazi che diano risposta all’emergenza abitativa sarebbero fonti di ripopolamento dell’isola vs i tanti vicoli chiusi e stabili murati.

 

CONTRO I CROLLI E L'ABBANDONO!

CONTRO LA SVENDITA DEL NOSTRO PATRIMONIO!

IN DIFESA DELLE DECISIONI DEGLI ABITANTI DELL'ISOLA!

CONTRO LA MARINA MILITARE NEI NOSTRI MARI!

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 10:00 – CONCENTRAMENTO PER PARTENZA CORTEO Scesa Vasto (mercato Via di Mezzo - Pittaggio Turripenne)

Ore 14:00 – PRANZO POPOLARE Comitato di Quartiere Città Vecchia (Arco Paisiello,18)

Ore 18:00 – MOSTRE FOTOGRAFICHE, VIDEO, BANCHETTI INFORMATIVI SULL'ANTIFASCISMO E SULLA RIGENERAZIONE URBANA, DJ SET Biblioteca popolare casa occupata via garibaldi 210

 

INVITIAMO TUTTI E TUTTE A QUESTA GIORNATA DI LOTTA.

NO AL PICCONE SPECULATORE, SI ALL’AUTORECUPERO POPOLARE!

Comitato di Quartiere Città Veccia – Casa Occupata via garibaldi 210




Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   societĂ    ambiente   delfinario   blunote