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Denuncia pubblica sulla violenza subita il 6 luglio a Lizzano
lunedì 7 luglio 2014

da meridionalista@libero.it




PARTITO UNITARIO DEL SUD denominato “GRANNE SUDD”

componente del COORDINAMENTO NAZIONALE delle FORZE politiche e sociali, 

che si riconoscono nello Stato Libero e Indipendente delle Due Sicilie

Largo Bino,2 – 74020 LIZZANO

Mail meridionalista@libero.it

Tel. 345 76 414 87

Lizzano, 7 luglio 2014

 

Al Ministro degli Interni

Al Prefetto e Questore di Taranto

Al Ministro delle Comunicazioni

Al Garante per l'Editoria

Alla AGCOM

All'Ordine dei Giornalisti

 

e p. c. Alle Redazioni Stampa

Al Sindaco di Lizzano

Alla commissione Antimafia

Alla procura della Repubblica

 

Oggetto: denuncia pubblica per le gratuite «violenze» attraverso continue interruzioni  nella manifestazione pubblica contro l'infiltrazione della sacra corona unita nel Comune di Lizzano 

 

Gravissime le responsabilità del Sindaco di Lizzano, che ad ogni richiesta protocollata di manifestazioni pubbliche, non risponde nè per iscritto come la legge prevede, nè comunica al comando vigili tali manifestazioni, provocando con la sua irresponsabilità, la reazione di alcuni giovani, che ben manipolati hanno ostacolato continuamente la manifestazione del 6 luglio, tenuta nel corso principale di Lizzano.

Approfittiamo, nella notizia di informare le tante autoritĂ  (dal prefetto di taranto al ministro degli interni, dal sindaco di lizzano al questore di taranto, dal ministro alle comunicazioni al garante dell'editoria sino alla commisione «ag.com») di prendere seri provvedimenti, sia nei confronti del sindaco, che ancora non viene allontanato e potrebbe  causare danni a questa comuntĂ , sia nei confronti di provocatori, aizzati contro la libertĂ  di ogni persona, per evitare gratuite violenze così come avvenne nei giorni del tiro a segno ad alcuni oppositori di questa amministrazione, sia nei confronti di una stampa bugiarda e compiacente, proprio con il sindaco Macripo', per non parlare della censura-manipolazio -ne di notizie inviate da questa organizzazione(vedi la richiesta di commissariare Lizzano

 

il fatto

 

la manifestazione doveva tenersi in piazza matteotti , ma come dicevamo, questo Sindaco  volutamente ha tenuto nascosto tale richiesta, proprio per non farci manifestare in Lizzano (giĂ  su questo comportamento, il Prefetto doveva giĂ  richiamarlo, per motivi antidemocratici), dato che la nostra organizzazione è paziente da molto tempo, ha soprasseduto a questo ostacolo del Macripò e ci siamo recati al comando vigili, comunicandogli di tenere la manifestazione a pochi passi nel corso (non transitabile) che è adiacente alla piazza (visto che la stessa era ostruita da massi di marmo).

Durante la manifestaione, alcuni giovinastri che bivaccano presso un circolo, hanno iniziato ad alzare la voce, disturbando la manifestazione. Richiamati piĂą  volte, alcuni di loro hanno reagito irresponsabilmente denigrando la persona che manifestava, persino il responsabile del circolo ha tentato di usar violenza all'oratore.

A niente sono servite, le argomentazioni per farli smettere, le provocazioni sono continuate e provenivano tutte da quel circolo (che vorremmo sapere dalle autoritĂ , se questo locale sia stato trattato dai carabinieri, come quello di una cooperativa che da anni gestiva una pescheria).

Infatti, ogni circolo dovrebbe avere, sia lo statuto e soprattutto conoscere le leggi e comportarsi civilmente, cosa che non è successo. 

Pertanto è necessario intervenire per evitare che simili luoghi servano a certi personaggi di manipolare i tanti giovani che lo frequentano, così come è successo la sera del 6 luglio 2014.

 

Inoltre, specifichiamo meglio, le manipolazioni di una stampa, chiaramente di regime, riguardo l'intervista al sindaco Macripo', laddove nel menzionare alcune associazioni ha usato questo vocabolo «pseudo associazione» riferentesi agli attacchi ricevuti dopo l'intervento dell'antimafia a Lizzano.

la giornalista in questione o corrispondente di qualche comune , sicuramente non informata  dal direttore o dalla redazione del quotidiano, dalle tante comunocazioni e conferenze stampa decise da questo partito, che l'ignara giornalista come sempre non ha potuto presenziare.   

La definiremo, una specie di giornalista «disinformata...volutamente» (anni fa queste giornaliste venivano chiamate pennivendole).

 

Infine, ricordiamo ai sopraindicati destinatari, che tali ostacoli alla libertà di manifestare è stata sempre denunciata, ma mai abbiamo avuto un riscontro da parte di tutte le autorità.

1) l'attacco terroristico nell'agosto 2011;

2) le coltellate alle gomme dello sprinter mercedes (attrezzato con amplificazione ed energia elettrica), che viene usato proprio per sopperire alle incapacitĂ  del sindaco macripo' che ha sempre negato(tutto), in particolare l'uso di energia elettrica;

3) per non parlare dei tanti incendi di alberi d'ulivo e  di mezzi utili per lavorare e il furto nella friggitoria, tutti appartenenti alla cooperativa che sostiene i comitati lavoro e mare e il partito pro-lizzano. 

 

Dobbiamo, ancora aver fiducia di queste autoritĂ  oppure difenderci diversamente, dal momento che nel paese, viene riconosciuta una associazione a delinquere, che tanto rispetto e sostegno continua ancora ad avere (vedi le continue interruzioni del 6 luglio).

 

Auspichiamo che nei prossimi giorni, qualcuno dei destinatari ci garantisca la libertĂ  di manifestare liberamente le nostre opinioni, in tutti i luoghi (vie-corsi e piazze) e su tutti     i mezzi di informazione.

 

distinti saluti.

per il Partito «Granne Sudd»

Peppe Quaranta 

Lizzano, 7 luglio 2014

 




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