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M5S
Comunicazione attività deputati L'Abbate e De Lorenzis

mercoledì 5 novembre 2014

da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate




Screening sanitario Taranto - DL Terra dei fuochi.docx

AGRICOLTURA: RENZI VUOL DISTRUGGERE LA RICERCA

 

La Legge di Stabilità che prevede l’accorpamento tra CRA ed INEA, enti del Ministero dell’Agricoltura, rischia di pregiudicare definitivamente la ricerca nel settore in nome del marketing elettorale. Scelta illogica, per il M5S

 

Un accorpamento che rischia di mettere a repentaglio la ricerca pubblica in agricoltura. Questo il sunto delle audizioni, tenutesi oggi in Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati, del Commissario straordinario dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA) Giovanni Cannata e del Presidente del Consiglio della Ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA) Giuseppe Alonso. L’articolo 32 della Legge di Stabilità 2015, infatti, non migliorerebbe l’attuale situazione degli enti, anzi la farebbe precipitare definitivamente. INEA ha debiti al 31.12.2014 pari a circa 50 milioni di euro, gran parte dei quali esigibili, frutto del lavoro di commissariamento che lo ha ridotto (in circa un anno, ovvero dall’incarico conferito dall’ex premier Enrico Letta) dai 71 milioni di euro precedenti. L’ente, che attualmente conta su uno stanziamento, pari a 5,5 milioni, che non copre neppure i costi di gestione di 15 milioni, deve scontare una “massa debitoriacausata dai non oculati Consigli d’Amministrazione che si sono succeduti negli anni, in cui sedeva anche l’attuale senatore Dario Stefàno (SEL) quando era rappresentante degli assessori regionali all’agricoltura nella Conferenza Stato-Regioni. Il CRA, invece, può vantare un bilancio in sesto, nonostante abbia già dovuto far fronte, negli ultimi anni, all’incorporazione dell’Inran (altro ente fortemente indebitato) e vede il Presidente Alonso sulla stessa lunghezza d’onda del Commissario Cannata.

 

La scelta del Governo Renzi, dunque, vanificherebbe un anno di gestione commissariale, voluta in questa legislatura dalla stessa maggioranza che lo sostiene e non risolverebbe nulladichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione AgricolturaIl CRA reputa inutile ed irrazionale l’accorpamento in questo momento mentre per Inea danneggerebbe il percorso fin qui intrapreso. Piuttosto che slogan, c’è bisogno di una seria riorganizzazione degli enti ministeriali. Il rischio è di distruggere irrimediabilmente la ricerca scientifica ed economica in agricoltura. La motivazione della illogica e cieca fretta renziana, forse, va ritrovata nei numerosi e corposi beni di valore di cui il CRA è proprietario: non vorremmo si apra la strada alla solita speculazione nella vendita dei gioielli di famigliacontinua L’Abbate (M5S)Sembra davvero incredibile che Maurizio Martina voglia passare alla storia come il Ministro dell’Agricoltura che ha soppresso il Corpo Forestale dello Stato e ha ammazzato la ricerca pubblica. Il marketing elettorale, almeno in questa vicenda, deve lasciare il campo ad una riorganizzazione seria e concreta, non raffazzonata, che ha come punto di partenza proprio il lavoro già fatto dai due enti in questione. Presenteremo i nostri emendamenti, anche soppressivi dell’art. 32, per ovviare a questo ulteriore colpo all’agricoltura italiana che, solo a parole a quanto pare, doveva essere il volano per il rilancio economico del Paese. Sarebbe interessante sapere qual è il punto di vista del senatore Stefàno dato il suo ruolo nel Consiglio d’Amministrazione dell’Inea, ora in una situazione debitoria che ha costretto al commissariamento dell’ente stesso”.

 

******************************

 

 

SALUTE: NESSUNA NOTIZIA SULLO SCREENING SANITARIO NEL TARANTINO

 

A quasi un anno dall’emanazione del Decreto Ilva-Terra dei Fuochi, il parlamentare De Lorenzis (M5S) chiede ai Ministri Galletti e Lorenzin a che punto sia l’attuazione dei controlli sanitari sulla popolazione di Taranto e Statte

 

All’interno del decreto legge del 10 dicembre 2013, n. 136, è contenuta una norma che prevede esami sanitari, gratuiti per i cittadini, come misura volta al controllo dello stato di salute della popolazione residente nei comuni di Taranto e di Statte.  Per tali attività di prevenzione sono stati assegnati 25 milioni  di  euro per l'anno 2014 e altrettanti per quello successivo.

 

A distanza di 2 mesi dal termine del primo termine di spesa, non abbiamo notizie dello stato di attuazione di queste misuredichiara il deputato pugliese Diego De Lorenzis (M5S)Quando ci sono degli stanziamenti di denaro pubblico, l’attenzione deve rimanere alta, a maggior ragione quando tali risorse sono impegnate per la salute dei cittadini. Sono stati stanziati 50 milioni di euro fino al 2015 per la prevenzione di patologie causate dagli insediamenti industriali e per il controllo della salute dei cittadini di Taranto e Statte. Queste popolazioni sono costrette a subire molti danni a causa del modello di sviluppo obsoleto e inadatto al territorio e, su loro richiesta, abbiamo preteso questi screening sanitari, in analogia a quanto avviene in Campania per la Terra dei Fuochi”.

 

Lo stesso decreto impone che il Ministero della Salute, sentite le Regioni Campania e Puglia e l'Istituto Superiore di Sanità, stabilisca le modalità con cui sono trasmessi, in forma aggregata, i dati raccolti nel corso dei controlli.

 

A che punto sono queste attività? - aggiunge il parlamentare 5 Stelle - Come sono stati spesi finora questi soldi pubblici? Ci sono dei ritardi o delle inadempienze? Occorre che i Ministri facciano chiarezza perché senza trasparenza non ci può essere il controllo di quanto promesso ai cittadini. Sia chiaro che queste non devono essere misure palliative: a Taranto e a Statte non ci si accontenta più di chiacchiere, slogan e briciole. Nel tarantino, come in molte altre parti di Italia, occorre invertire la marcia e cambiare il modello di sviluppo, creando economie locali che non dipendano da grandi colossi industriali e finanziari, con sedi legali in altri Stati, che inquinano e devastano il territorio. Servono economie che siano in linea con le vere vocazioni storiche e culturali del nostro paese, finalmente rispettose dell’ambiente e della salute dei cittadini. Peccato che anche questo Governo conclude Diego De Lorenzis (M5S) stia andando in direzione totalmente opposta imponendo, senza ascoltare la voce dei cittadini, altre opere altamente inquinanti come Tempa Rossa, dannose trivellazioni e inutili gasdotti”.

 




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