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FACILI PROFETI
mercoledì 15 aprile 2015
da osservatoriolegnc@libero.it






Preg. Sig. PREFETTO
Preg. Sig SINDACO

p.c. PROTEZIONE CIVILE
Ispettorato del LAVORO
Ordini-Collegi Professionali

Rischia di diventare una consuetudine quella dello sprofondamento di strade, di viadotti, appena completati, quella dei crolli in scuole anch'esse recentissime, quella di Ostuni addirittura con 3 mesi di vita; si rischia l'assuefazione che, nel nostro Paese, equivale al superamento pressoché immediato anche delle tragedie! Invece, invece è il caso di predisporre immediatamente piani di verifica e, ove necessario, di intervento, senza scrollare le spalle parlando di casualità.
Laddove ci sono vite di mezzo, la casualità non deve esistere, perchè, anche una sola vita persa, deve essere una tragedia per tutti i colpevoli ai vari livelli, a prescindere da sentenze vergognose ed assoluzioni o prescrizioni altrettanto vergognose.
Noi non ci stiamo a veder consumare queste tragedie, a cominciare da quelle delle nostre scuole, moltissime inagibili.
Ma, tant'è, la sicurezza negli ambienti di lavoro … vecchia nota dolens del Bel Paese, nè sarebbero pochi gli istituti scolastici pubblici ancora “non a norma”!
Problematiche inerenti drammatiche realtà ed inaccettabili indifferenze.
D'altronde, che buona parte degli istituti scolastici pubblici non fossero a norma, era risaputo, addirittura sembrerebbe che, mentre gli istituti privati sarebbero, com'è giusto che sia, sotto la lente d’ingrandimento, sotto torchio per quanto attiene questo delicatissimo argomento, gli istituti pubblici sarebbero stati graziati da una sorta di “condono” che ne evita l’immediata chiusura!

La domanda sorge spontanea: " con quale stato d’animo si può affrontare un intero anno scolastico avendo piena coscienza di una così “pericolosa illegalità? ”.
- Com’è possibile intrattenersi in ambienti che da un momento all’altro potrebbero riservare pericolose sorprese, che a questo punto sarebbero scontata cronaca di ”Tragedie Annunciate”?
- Com’è possibile disporre deroghe… addirittura condoni… per una determinata fascia ed al tempo stesso essere intransigenti per un’altra ?
- Com’è possibile che le istituzioni, gli organi di controllo, i responsabili della sicurezza, gli stessi che griderebbero e gridano allo scandalo in caso d’incidente –che negli anni non sono purtroppo mancati- anche gravi … possano a cuor leggero “chiudere gli occhi e soprattutto la mente”?
- Com’è possibile per i tecnici (architetti – ingegneri) che assumono poi l’incarico di “responsabile della sicurezza" di strutture scolastiche non a norma … addirittura prive di certificato di agibilità, accettare a cuor leggero una inqualificabile condizione che … di certo NON IGNORANO ?
Perché mai i sindacati dei lavoratori, della scuola in primis, rappresentanti d’istituto, loro famiglie, si astengono dal DENUNCIARE il gravissimo PERICOLO col quale convivono quotidianamente ?
Forse, perchè, nonostante le denunce, come risposte ci sono i soliti silenzi?


Auspichiamo che il delicatissimo argomento non sfugga a Prefetti e Sindaci, ma soprattutto a chi, ahinoi solo a parole, non perde occasione per ammonire sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

COSA SI ASPETTA A PREDISPORRE VERIFICHE ed ADEGUAMENTI ? DOVE IL RISPETTO DELLA PERSONA? DELLA VITA? DEI DIRITTI?

Emma Bellucci CONENNA
Taranto li, 14.04.15






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