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CARI CITTADINI...
davvero la ns COMUNITA' MERITA CIO' ???

sabato 25 aprile 2015

da osservatoriolegnc@libero.it



CONTE arch


Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA)  osservatoriolegnc@libero.it



RIAPRE LA CACCIA AL VOTO... ALLA PREFERENZA !!! ECHEGGIANO IN CITTA' RICHIAMI A VECCHIE AMICIZIE: CARISSIMO, VEDIAMOCI... SENTIAMOCI... RICORDA CHE DEVI ANDARE A VOTARE... A PROPOSITO, CI SONO ANCH'IO... VOTAMI. MANIFESTI OVUNQUE PER RICORDARE CHE E "CHI" DEVI VOTARE. SOLITA BELLA FACCIA TOSTA... NON VI PARE ??? IN FONDO LA COLPA E' NOSTRA, NON DIMENTICHIAMOLO SPECIE SE ANDREMO A VOTARE.

 

 

 

                  TURISMO: SPERANZA DISATTESA

 

 

TARANTO: IL FU PALAZZO DEGLI UFFICI

 

 

 

 

 

Prove d’estate in corso, grazie all’ arrivo di giornate piacevolmente calde, ma, ahinoi, rieccoci con i soliti problemi, la solita solfa: spiagge segnate dalle mareggiate e dalla sporcizia portata, scogliere inguardabili, litoranea fatiscente, invasa da erbacce ed insetti, tanto che si fatica a camminare a piedi.

E abbiamo il coraggio di chiederci perché non decolla l’industria del turismo?

Tra corsi e ricorsi, la conclusione è sempre la stessa: non siamo tarati per mettere a frutto le potenzialità del territorio. Tutto qui. Servi per eredità, non riusciamo a creare occasioni di turismo, a sviluppare attività finalizzate ad attrarre turisti, a far conoscere il territorio. Forse la pigrizia della molle Tarentum, forse la volontà sottintesa di “svuotare” la città e desertificare la provincia o parte della provincia? Cercare le motivazioni è inutile, perché da decenni, con tavoli per il turismo, commissioni ed ecc. ecc tutto si conclude con un ...nulla di fatto. Basta, allora, con i “proclami” inutili - sterili – bugiardi – offensivi riversati nelle case dei cittadini a mezzo le televisioni da figure pubbliche.

Il turismo non fa per noi? Non ne siamo capaci, qualunque sia la motivazione? Non ci interessa, anche se la città ha urgenza di trovare un’alternativa valida alla grande industria, ormai mostro in agonia?

Se la risposta è "SI'",

incrociamo le braccia e basta.

Se è un "NO", ebbene...

non Vi sembra sia tempo di svegliarsi, valorizzare ciò che si ha, senza tentare voli pindarici, limitandosi ad impegnarci per guadagnare una fettina del grande business turistico internazionale?

 

LEPORANO : "IL BENVENUTO" DELLA LITORANEA SALENTINA-

Certamente, bisogna costruire una mentalità turistica in ogni dove ed in ogni soggetto, al fine di offrire il meglio ed a prezzi competitivi, cancellando decenni di mentalità di “polli da spennare”; bisogna diversificare l’offerta creando occasioni per il tempo libero nelle varie realtà della provincia; bisogna far conoscere il territorio ed il meglio del territorio in termini artistici, enogastronomici, archeologici.

TURISMO... vuol dire rendersi conto di quali sono le ricchezze e le prerogative che offre il territorio, organizzare percorsi ben studiati e programmati.

Di fatto, determinati territori della Regione, per quanto meravigliosi, vengono esclusi dai Tour Operators che ob torto collo devono proporre viaggi e visite in base a precisi programmi Turistici.

Dunque, a fronte di un’ incantevole litoranea, un mare meraviglioso, paesaggi mozzafiato, ci ritroviamo l’intero territorio flagellato da squallide miserie, da abusi di ogni genere, intoccabili da decenni, simbolo di incuria, di menefreghismo amministrativo per quell’orda barbarica costituita dalle case costruite ovunque, non disdegnando le scogliere.

Pensando ad una soluzione, non si può prescindere dal conoscere l'entità dei nuclei abusivi, che non poco incidono nel rapporto ambiente – paesaggio, ma a distanza di oltre vent’anni dei Piani di Recupero... nemmeno l’ombra, solo la latitanza di tutte le amministrazioni.

 

STABILIMENTO "BALNEARE" TRAGICAMENTE INAMOVIBILE !

 

E’ mortificante aggirarsi per i paesi dell’intera provincia jonica e constatare che nulla cambia dal punto di vista della rimozione delle nefandezze che la pervadono.

Emerge l'ingordigia per cui anche la prossima estate non potrà dare gli agognati frutti nel settore turistico. Non c’è sole, non c’è mare, non c’è paesaggio che tenga, non ci sono parole da spendere, critiche da muovere, non potremo che continuare a strapparci i capelli, a lacerarci le vesti… soprattutto a “mentire spudoratamente”. Potremo commiserarci perché luoghi di incomparabile bellezza sono deturpati da strutture pseudo ricettive, seconde e terze case di residenti nei paesi limitrofi non ancora accatastate. E’ solo questo che riusciamo a proporre ai potenziali turisti ?

E cosa dire, come giustificare le attività commerciali improvvisate ovunque e comunque pur di partecipare all’orgia estiva, per non parlare degli “stabilimenti balneari” che sull’onda del “tanto possiamo fare quello che più ci aggrada”, non rimuovendo a fine stagione le “Strutture Precarie”, partecipano al decadimento e soprattutto al fallimento nel settore Turismo?

Perché nessuno, a livello locale e nazionale, prende l’iniziativa per dare una svolta, per restituire dignità alla città, per dare lavoro alle migliaia di disoccupati? Perché? Perché troviamo tempo, spazio, risorse per i migranti e nulla per i nostri disperati privati della dignità, del futuro, del lavoro? Possibile non capiamo che stiamo precipitando in una voragine senza fondo? Apocalittica? No, perché non ci soffermiamo a riflettere, ad analizzare la cruda realtà, non comprendiamo che la riduzione, a livello locale e nazionale, del numero di nati porterà, nell’ arco di qualche decennio, alla contrazione della popolazione italiana: saremo una minoranza qualunque, questo non sarà più il nostro Paese. Se ne parla da anni ed il termine è fissato per il 2050!

 

UN MARCIAPEDE CHE FU

Vogliamo anticipare questa data o vogliamo darci una mossa, costruendo occasioni di lavoro, permettendo a chi vuole di metter su famiglia ed avere figli?

Cominciare a fare turismo, turismo serio, è già un passo avanti, è possibile a patto di rimuovere interessi di parte, paure di compromettere candidature e poltrone, posizioni di rendita.

 

Taranto li, 25.04.2015                                  Emma B. CONENNA

 

 

 

 



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