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Comunicati Movimento 5 stelle
lunedì 27 luglio 2015

- D'Amato: Xylella, piano Governo non blocchi sperimenazioni alternative
- MeetUp192 TA: il film adatto a Stefàno ...
- D'Amato: accanimento terapeutico su lavoratori ilva
- L'Abbate: Borse merci,Ministero Salute nega dialogo con Asl
- Scagliusi: continuano le sanzioni alla Russia
- L'Abbate: ostruzionismo M5Scontro il bavaglio
- Pedicini: Trivelle, il pianto del coccodrillo


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XYLELLA, M5S: PIANO GOVERNO NON BLOCCHI SPERIMENTAZIONI ALTERNATIVE SUGLI ULIVI E ALLARGHI LA RICERCA A PIU' SOGGETTI

"L'emergenza Xylella in Puglia non puo' essere affrontata solo in una direzione, tra l'altro non supportata da solide evidenze scientifiche, ossia quella delle eradicazioni di massa e dell'uso su larga scala di pesticidi. Ci sono sperimentazioni, come quella fatta in campo a Veglie su ulivi diagnosticati come infetti dal batterio Xylella, che si basano sull'uso di un prodotto consentito nell'agricoltura biologica e che sta dando notevoli e incoraggianti risultati Queste sperimentazioni vanno promosse e non affossate dal piano del governo". Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D'Amato, commentando le conclusioni della tavola rotonda promossa con il consigliere regionale M5S Cristian Casili a Corigliano d'Otranto. Alla tavola rotonda, volta a sostenere un approccio multidisciplinare all'emergenza Xylella, hanno partecipato ricercatori, organizzazioni del settore, associazioni e istituzioni.

"Un altro aspetto su cui occorre intervenire - continua D'Amato - è quello della ricerca. Come sostenuto da diversi esperti durante l'incontro, non è possibile che le analisi di accertamento della presenza del batterio nella pianta sia affidata ad un solo centro di ricerca. È importante allargare la ricerca a più soggetti universitari, non solo al Cnr e all'Università di Bari, e integrare il comitato scientifico di alcune figure necessarie come entomologi, fisiologi e batteriologi. Inoltre - conclude - chiediamo alla Regione e al governo di consentire alle aziende del settore biologico di effettuare gli interventi nel rispetto delle loro metodologie e pratiche e di aiutare il settore agricolo con attività formative atte a recuperare un approccio sostenibile nell'uso dei terreni".

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Comunicato stampa
Taranto, 25 luglio 2015

ILVA, D'AMATO (M5S): DA GOVERNO ACCANIMENTO TERAPEUTICO SULLA PELLE DEI LAVORATORI E DEI TARANTINI

"Sull'Ilva assistiamo all'accanimento terapeutico di un governo e di una classe dirigente politica e industriale che, pur di non ammettere i propri tragici fallimenti e il coacervo di intrecci fatti di corruzione e malaffare, stanno infangando la magistratura e mettendo a rischio la vita degli operai e dei tarantini. L'Ilva è un mostro senza futuro che va chiuso. Buona parte di coloro che l'hanno tenuta in vita in questi anni si trova adesso alla sbarra: le loro responsabilità penali le accerterà la magistratura. Le loro responsabilità politiche e morali, invece, sono già sotto gli occhi di tutti e portano i nomi delle vittime dell'Ilva". Lo dice l'eurodeputata del Movimento 5 Stelle Rosa D'Amato in merito alla riapertura dell'Altoforno 2 dello stabilimento dell'Ilva di Taranto. Chiuso dalla magistratura a seguito della morte di un operaio, l'altoforno sarà riaperto grazie alle norme speciali introdotte dal dl Fallimenti approvato ieri al Parlamento. "L'Ilva ha, tra i tanti, due grandi problemi - continua D'Amato - Un problema di sicurezza sul lavoro e un gravissimo problema ambientale. Si tratta di questioni irrisolte, come purtroppo ha dimostrato il recente incidente in cui è morto un giovane operaio. Questioni che non si risolvono certo, come fa Renzi, a colpi di decreti utili solo a dare impunità ai responsabili e a derogare ai basilari diritti di sicurezza dei lavoratori. Taranto e il suo territorio hanno tutto il potenziale per liberarsi dalla stretta omicida dell'acciaio e avviarsi sul cammino di una crescita sostenibile e di un'occupazione sana".


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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827

BORSE MERCI: IL MINISTERO DELLA SALUTE NEGA IL DIALOGO CON LE ASL


Per una reale funzione delle neo-istituite CUN (Commissioni Uniche Nazionali) è fondamentale ottenere informazioni puntuali dalle Borse Merci Telematiche, ma il Ministero della Salute non permette lo scambio di dati con le Asl delle Regioni. Interrogazione M5S

Monitorare, tutelare e rendere trasparente il mercato dei conigli vivi da carne da allevamento nazionale. Con questi obiettivi è stata istituita, in via sperimentale, la Commissione Unica Nazionale (CUN) Conigli, che ha il compito di definire anticipatamente le tendenze di mercato ed i prezzi relativi alla settimana successiva. A sovrintendere le funzioni di segreteria è, su incarico del Ministero dell’Agricoltura, la Borsa Merci Telamatica Italiana S.c.p.A. che svolge un’azione di supporto nella definizione, su base settimanale, degli elementi informativi necessari ai commissari per effettuare il proprio lavoro. Per questo, la BMTI ha richiesto al Ministero della Salute di poter inoltrare direttamente alle singole ASL, dove hanno sede la maggior parte degli allevamenti e dei macelli, la richiesta di fornitura dei dati in loro possesso relativi ai carichi di macellazione dei conigli.


“Una richiesta respinta dal Ministero, che ha ritenuto più opportuno procedere direttamente a verificare la disponibilità, da parte delle Regioni, di questi dati per poi trasmetterli alla BMTI così da consentirle di svolgere il proprio compito – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Ma, ad oggi, nonostante la richiesta sia stata inoltrata addirittura nel 2013, non risulta trasmesso alla Borsa Merci Telematica alcun elemento informativo da elaborare, con conseguente impossibilità per la CUN Conigli di operare e procedere alla definizione dei prezzi di riferimentoâ€.


Una situazione che rischia di compromettere l’epocale svolta ottenuta, proprio con un emendamento del deputato L’Abbate (M5S), dalla legge 91/2015 che ha decretato la soppressione definitiva delle vetuste Borse Merci e ha dato vita, per le filiere maggiormente rappresentative del sistema agricolo-alimentare, alle Commissioni Uniche Nazionali (CUN). “Abbiamo richiesto al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, attraverso una interrogazione parlamentare, se intende procedere con urgenza alla raccolta dei dati in possesso delle Regioni ed alla loro trasmissione alla BMTI – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – Per l’operatività delle CUN, infatti, è indispensabile poter disporre di elementi informativi aggiornati e dettagliatiâ€.


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da
Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827

PUGLIA: CONTINUANO LE SANZIONI ALLA RUSSIA CON INGENTI DANNI PER L’EXPORT

Il Governo Renzi risponde all’interrogazione del deputato pugliese Scagliusi (M5S) e conferma la volontà di mantenere le sanzioni, nonostante il preoccupante calo dell’export regionale verso la Russia

Pare non destare preoccupazione, per il Governo Renzi, il calo delle esportazioni italiane verso la Russia. Infatti, la maggioranza in Parlamento continua a sostenere con fermezza i princìpi di coerenza, gradualità, proporzionalità, sostenibilità e reversibilità delle misure restrittive. Anzi, “il Governo ritiene necessario che non debbano venire meno pressioni su Mosca e condivide l'approccio deciso in occasione del consiglio Europeo del 19-20 marzo, che ha creato un legame sostanziale fra misure restrittive ed attuazione degli Accordi di Minskâ€.

È quanto ha risposto il sottosegretario di Stato Mario Giro all'interrogazione in commissione Affari Esteri del deputato pugliese Emanuele Scagliusi (M5S), il quale aveva chiesto se non ritenesse opportuno revocare o allentare le sanzioni economiche stabilite dall’U, che stanno mettendo in seria difficoltà le aziende esportatrici di prodotti verso la Russia. Nel marzo dello scorso anno, a seguito delle gravi violazioni di norme e principi di diritto internazionale in Ucraina, l'Unione europea, gli Stati Uniti e altri Paesi hanno emanato pacchetti di sanzioni nei confronti della Federazione russa, in risposta alle quali il 7 agosto 2014 le autorità russe hanno disposto un embargo annuale su svariate tipologie di prodotti agroalimentari provenienti da Unione europea, USA, Australia, Canada e Norvegia.

“Proprio qualche giorno fa – dichiara il deputato Emanuele Scagliusi (M5S) – la Camera ha prolungato le sanzioni contro la Russia, bocciando una mozione del Movimento 5 Stelle che ne chiedeva la fine ed approvando quella firmata da Cicchitto (NCD) e dai parlamentari di maggioranza. Il nostro Paese risulta il terzo più danneggiato di tutta l'Unione europea dalle sanzioni imposte dalla Federazione russa e le conseguenze si stanno facendo pesantemente sentire non soltanto in termini di mancate esportazioni, ma anche di indebolimento della struttura della rete commerciale e della distribuzione, con conseguente chiusura di aziende e perdita di occupatiâ€.

Tra gennaio e marzo, infatti, le esportazioni delle aziende agricole italiane si sono pressoché azzerate (-83%) sul mercato russo, così come quelle dei prodotti alimentari che hanno dimezzato il loro valore (-45%). Ma la lista dei settori con importanti perdite di quote di mercato comprende anche il settore meccanico (-18%), quello dei semilavorati (-19%), il settore della moda e degli accessori che insieme a quello di arredamento ed edilizia hanno subito una flessione del 22% ciascuno e quello dei mezzi di trasporto (-59%). Come spiegato dal presidente dell'Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, “questi settori costituiscono l’85% di quanto la Federazione Russa importi dall’Italia. Il nostro Paese ha perso il 25% in termini di export nel primo trimestre 2015 rispetto al 2014â€.

Non va meglio per il made in Puglia che vale oltre 60 milioni di euro nel mercato russo. Già nel secondo trimestre del 2014, si è registrata una flessione di 12 milioni di euro, pari al 17,2 per cento rispetto al secondo trimestre del 2013 (quando il valore delle esportazioni pugliesi superava i 75 milioni di euro).

“Le imprese pugliesi stanno soffrendo più di altre le conseguenze negative delle restrizioni commerciali imposte a seguito della crisi ucraina – continua Scagliusi (M5S) – visti i rapporti di carattere culturale e religioso tra la Puglia e la Russia. L’intero settore manifatturiero ne è colpito ed in particolare il comparto agroalimentare, quello della moda e dell’arredamento, in grado di esprimere eccellenze molto apprezzate dai compratori russi. Nella sua risposta alla mia interrogazione, il sottosegretario si è solo preoccupato di ribadire la fermezza dell'Italia, insieme agli altri Paesi, nel mantenere le sanzioni per fare in modo che la Russia torni sui suoi passi. Intanto – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – le aziende italiane e soprattutto quelle pugliesi continuano a subire i colpi di un governo che nulla sta facendo per sostenerle e che ad oggi non ha messo in piedi alcuna misura per aiutarle ad uscire dalla crisiâ€.


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da pedicinicomunica@gmail.com

MOVIMENTO 5 STELLE EUROPA
I 17 portavoce eurodeputati al Parlamento europeo
Ufficio stampa - Comunicato del 24 luglio 2015


TRIVELLE IN MARE, IL PIANTO DEL COCCODRILLO DEI GOVERNATORI PD



Ecco a voi il pianto del coccodrillo dei governatori del Pd.

Prima stanno zitti, quando Renzi dichiara che vuole trivellare l'Italia in lungo e in largo senza dare conto a niente e a nessuno, poi stanno a guardare, quando i parlamentari del proprio partito si allineano a Roma e a Bruxelles con chi continua a sostenere le politiche energetiche basate sul petrolio. Adesso, dopo il colpevole silenzio durato mesi, convocano manifestazioni e fanno ipocriti summit mediatici per protestare contro il loro stesso governo nazionale che hanno sempre votato e sostenuto.

Questa è la coerenza dei governatori del Pd, questi sono i trucchi dei mestieranti della vecchia politica che cercano di mettere una pezza dopo aver capito che i cittadini, i sindaci e le associazioni delle proprie regioni, non consentiranno mai di far devastare il mare Adriatico e lo Ionio dalle estrazioni petrolifere programmate da Renzi, dal governo croato e dalle multinazionali delle trivelle.

Il M5s lo dice da sempre e, da sempre, manifesta insieme ai cittadini, fa battaglie parlamentari a Roma e a Bruxelles contro la legge Sblocca Italia e, da sempre, lotta per far capire al Pd e agli altri partiti i rischi che corrono i nostri mari. Ora, finalmente, sembra che ci siano arrivati anche i presidenti delle sei regioni dove sono pronte a partire le ricerche di idrocarburi in mare.

Le proposte e gli emendamenti del M5s Europa per spingere la Ue a impostare direttive indirizzate all'abbandono delle energie fossili e ad incentivare le fonti rinnovabili, erano demagogiche e fatte da parlamentari inesperti, mentre le scelte del Pd che, sia a Roma che a Bruxelles, sostenevano i disegni delle lobby del petrolio, erano serie e lungimiranti.

Questo è il risultato che ha prodotto l'ambiguità della vecchia politica e la mancanza di visione di un futuro senza gli enormi interessi economici che ruotano intorno all'uso delle fonti fossili.

Ci auguriamo che dopo l'incontro di oggi a Termoli, delle Regioni Puglia, Basilicata, Abruzzo, Calabria, Molise e Marche e di un eurodeputato croato, si arrivi ad una vera e propria insurrezione contro Renzi e contro la legge Sblocca Trivelle che sposta tutti i poteri decisionali nelle mani del governo nazionale.

Non vorremmo, però, che, mentre i governatori fanno finta di protestare, il governo nazionale Pd autorizzi i permessi di ricerca e non intervenga con forza sulla Croazia, per evitare che il Mediterraneo venga deturpato dalle perforazioni.

Il M5s, come sempre, vigilerà e agirà, con tutti gli strumenti che ha a disposizione, nelle istituzioni regionali, nazionali e europee e, contestualmente, organizzerà, insieme ai cittadini, manifestazioni e incontri per bloccare lo scempio ambientale e affaristico che si vuole perpetrare sia in mare che sulla terra ferma.


MOVIMENTO 5 STELLE EUROPA

I 17 portavoce eurodeputati al Parlamento europeo
Ufficio stampa - Per contatti cell. 3920460174


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On. L'Abbate M5S in Commissione Giustizia


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