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Dichiarazioni del leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto
venerdì 25 settembre 2015
-FRECCIAROSSA, DICHIARAZIONE DELL'ON. FITTO
-FITTO SOLLECITA LO SBLOCCO DELL'EMBARGO PER LA VITE IMMUNE ALLA XYLELLA
- TOTI E Forza Italia hanno bisogno di ordine mentale
- Interrogazione UE Agricoltura, Puglia rischia di perdere 210 milioni


da
darenzo7@gmail.com
conservatorieriformisti.puglia@gmail.com





FRECCIAROSSA, FITTO CHIAMA EMILIANO: “ORA BASTA, INCAZZIAMOCI CON TRENITALIA”


Dichiarazione del leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto


“Ora basta, incazziamoci veramente!!!

Il rinvio dell'incontro tra il presidente della Regione Puglia, Emiliano, e l'amministratore delegato di Trenitalia, Elia, pone due serie questioni.

La prima: il tentativo di rinviare in altra sede e non in Puglia un confronto urgente per risolvere il problema del collegamento fino a Lecce del Frecciarossa.

La seconda : la totale mancanza di rispetto per le nostre Istituzioni. Il presidente Emiliano, al di là delle appartenenze politiche, è il presidente della Regione ed oggi avrebbe rappresentato le istanze di tutte le istituzioni ( sindaci , presidente provincia, consiglieri regionali e parlamentari nazionali ed europei riuniti questa mattina a Lecce) snobbare tutto questo è molto grave.

Ho telefonato ad Emiliano poco fa e gli ho chiesto di incazzarsi” .

Bari, 25 settembre 2015

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LA VITE E’ IMMUNE ALLA XYLELLA, FITTO SOLLECITA LA COMMISSIONE EUROPEA A SBLOCCARE L’EMBARGO

Presentata un’interrogazione per sollecitare la decisione

Dichiarazione del leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto

I risultati dei test condotti nell’ultimo anno sulla vite hanno dimostrato che la pianta è fortunatamente e completamente immune al batterio della Xlylella fastidiosa.

Ma quella che è davvero una bella notizia continua a ripercuotersi negativamente sui viticoltori pugliesi perché l’embargo nei confronti della vite, emanato dalla Comunità Europea nel maggio scorso per impedire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa, rimane in vigore impedendo così la movimentazione e, dunque, la commercializzazione di molti nostri prodotti agricoli, compresa appunto la vite.

Un blocco praticamente riconfermato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea che, nonostante sia in possesso dei dati forniti dal Cnr, dall'Università di Bari e dal centro ricerche Basile-Caramia, ha deciso di rinviare la decisione di sbloccare la vendita delle barbatelle (ovvero delle piccole viti da innestare) dopo aver ottenuto il parere dell’Autorità per la sicurezza alimentare.

Un parere che non arriverà prima di due mesi, un tempo che i nostri viticoltori (e gli addetti al settore vivaistico) non posso attendere perché si andrebbe fuori tempo massimo per procedere con l’impianto.

Ancora una volta siamo costretti a rilevare un’Europa che penalizza la nostra agricoltura, dopo l’arrivo massiccio nei Paesi membri dell'Unione Europea di olio tunisino a scapito dell’extra vergine d’oliva italiano, ecco questo blocco ingiustificato delle barbatelle, che rischia di far fallire un intero settore, che in Puglia oggi ha un fatturato di oltre 20 milioni di euro e genera oltre 50mila giornate lavorative.

Per questo motivo ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per conoscere quali iniziative immediate intende adottare onde evitare che l'intero settore vivaistico-vitivinicolo pugliese sia messo in ginocchio.

Bruxelles, 25 settembre 2015

Info

Mariateresa D’Arenzo

tel 338/2447026



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COR, FITTO: TOTI E IL SUO PARTITO HANNO BISOGNO DI ORDINE MENTALE

Dichiarazione del leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto

“Leggo le dichiarazioni di Giovanni Toti che chiede 'ordine mentale'. In effetti, lui e Forza Italia ne avrebbero molto bisogno. Sono passati da pro Italicum a anti Italicum, da pro riforme ad anti riforme, da pro Nazareno a anti Nazareno (forse)... Quanto a me? Sono sempre sulla stessa posizione: una seria e vera alternativa a Renzi. Capisco che Toti non capisca...".

Roma, 24 settembre 2015

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PROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2014/2020, FITTO INTERROGA LA COMMISSIONE EUROPEA: “LA PUGLIA RISCHIA DI PERDERE 210 MILIONI DI EURO, A CHE PUNTO E’ L’INTERROGAZIONE?”

Dichiarazione del leader dei Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto

La Puglia che nella conferenza Stato-Regioni coordina la commissione Agricoltura potrebbe essere paradossalmente l’unica Regione d’Italia a perdere in modo definitivo la prima tranche di 210 milioni di euro relativa alla prima annualità del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Il governo regionale ha annunciato che il Psr della Puglia, presentato alla Commissione europea un anno fa con tre mesi di ritardo, va riscritto entro la fine di questo mese “per essere competitivi con le altre Regioni” e per “scongiurare il rischio che si crei una sorta di concorrenza sleale da parte delle altre Regioni avvantaggiate dai fondi comunitari”.
Come eurodeputato sento il dovere sia di fare chiarezza sia sui fatti avvenuti e sulle relative conseguenze. Per questo ho presentato un’interrogazione al Parlamento Europeo per fare chiarezza sullo stato dell'arte del PSR Puglia 2014/2020 e degli effettivi tempi di approvazione, tenuto conto che l'agricoltura pugliese non può certamente perdere i finanziamenti previsti dalla prima annualità del Programma.
Basti pensare che ben 11 Regioni hanno già avuto il via libera e altre lo stanno per ottenere. La Puglia è stata “bocciata”, cioè non è stata in grado di presentare un documento di qualità in grado di intercettare le variegate esigenze del tessuto agricolo e rurale pugliese. La Commissione circa sei mesi fa ha rimandato il testo con ben 640 osservazioni, delle quali pochissime sono state corrette ad oggi.
La mia richiesta di far chiarezza in sede europea, quindi, nasce dalla preoccupazione che i 210 milioni di euro (prima tranche PSR) non arrivino mai in Puglia e quindi individuare possibili soluzioni perché in caso contrario sarebbe un disastro per tutto il settore agricolo, ma anche per l’indotto, aggravando una crisi del settore che potrebbe avere conseguenze nefaste sull’intera economia pugliese.

Bruxelles, 24 settembre 2015



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