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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
domenica 20 dicembre 2015

- L'Abbate: Xylella, il ministro difese workshop IAM
- De Lorenzis: Serve chiarezza per crociere porto interno Brindisi
- M5S Bari: STOP alle commissioni nei municipi dal 28 dicembre al 5 gennaio.



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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
342.8632827


AFFAIRE XYLELLA: IL MINISTRO MARTINA A MONTECITORIO DIFESE IL WORKSHOP DELLO IAM DEL 2010

Ciò che oggi denuncia la Procura di Lecce fu portato all’attenzione del Parlamento, la scorsa primavera, dal deputato L’Abbate (M5S) nel question time, quando il ministro dell’Agricoltura non condivise le preoccupazioni dei 5 Stelle
Uno dei due aspetti su cui si è concentrata la Procura di Lecce sull’indagine Xylella era già approdato in Parlamento nella scorsa primavera. Riguardo il trasporto del patogeno in Italia in occasione del workshop sulla Xylella fastidiosa svoltosi presso lo Iam di Valenzano nell’ottobre 2010 per i magistrati Mignone e Licci, infatti, sarebbero emerse “gravi irregolarità nella documentazione di accompagnamento del materiale” con l’introduzione “di un elemento da quarantena in violazione della normativa di settore”. Secondo quanto accertato, lo Iam specificò al Servizio Fitosanitario Nazionale ed all’Osservatorio Fitosanitario Regionale il materiale infetto da importare, indicando però materiali del tutto differenti rispetto a quelli per i quali era stata chiesta l’autorizzazione. Per giunta, due vasi sarebbero stati privi del necessario “Passaporto delle piante”. Una vicenda già finita al centro del question time tenuto a Montecitorio dal deputato Giuseppe L’Abbate (capogruppo M5S Commissione Agricoltura Camera) ad aprile 2015 e che chiedeva chiarezza e trasparenza al ministro Maurizio Martina.
“Dai documenti rilasciati dall’osservatorio fitosanitario regionale della Puglia si faceva riferimento a quattro ceppi di Xylella fastidiosa importati nel 2010 per una ricerca sulle viti, ma non vi erano specificazioni sulle sub-specie né era presente il numero identificativo della coltura, per questo era impossibile dimostrare che il batterio importato dallo IAM e autorizzato dall’allora Ministero delle Politiche agricole fosse patogeno solo per la vite e diverso da quello presente sugli ulivi del leccese – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) – La cronistoria che ci raccontò il ministro Martina in Aula, però, fece emergere la totale incertezza in cui si era operato. Quello che è accaduto nel 2010 nel workshop di Valenzano (Bari) è stato di una gravità inaudita: lo denunciammo durante il nostro question time a Montecitorio, lo ribadiamo ancor di più oggi che finalmente è giunto un primo esito dell’indagine condotta dalla Procura di Lecce, da cui ci auguravamo maggiore chiarezza su queste vicende. Ma le responsabilità più che dei ricercatori e dei centri di ricerca sono prettamente politiche: il Ministero, infatti – continua L’Abbate – ha ampiamente dimostrato di non essere in grado neanche di gestire la regolarità di tutte le operazioni sottese ad una importante sperimentazione come quella realizzata nel 2010 dallo Iam nonché la Regione Puglia, con Vendola prima e con Emiliano poi, ha palesato tutta la sua inadeguatezza ed incapacità di gestire dei fenomeni che mettono tuttora a rischio 60 milioni di alberi di ulivo solo in Puglia”.
Diversi i titoli di reato per i quali procede la Procura di Lecce: diffusione colposa di una malattia delle piante, violazione dolosa e colposa delle disposizioni in materia ambientale, falso materiale e ideologico commesso da pubblico ufficiale, getto pericoloso di cose, distruzione e deturpamento di bellezze naturali.

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da Giovanni Vianello
giovanni.vianello@camera.it
Collaboratore del cittadino portavoce Diego De Lorenzis





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da Uff. Stampa Bari Cinque Stelle
movimento5stelle.bari@gmail.com

M5S Bari: “No agli sprechi! STOP alle commissioni nei municipi dal 28 dicembre al 5 gennaio.”

I 5 Consiglieri municipali del MoVimento 5 Stelle si dissociano dalle richieste di convocazione delle Commissioni nel periodo dal 28 dicembre al 5 gennaio: “Le riteniamo – affermano Carelli, Simone, Carone, De Lucia e Saliano – né utili, né opportune in quanto gli ordini del giorno proposti non rivestono alcun carattere di urgenza, o motivazioni serie e contingenti da renderle necessarie. Inoltre – aggiungono i 5 Stelle – a differenza delle commissioni consiliari del Comune di Bari, che sono sospese dal 23 dicembre al 6 gennaio, riteniamo sia alquanto incoerente che i municipi, proprio perché non hanno piena autonomia, si disallineino nelle attività rispetto al Comune.”

Inoltre per indire tali commissioni, al fine di ottenere la necessaria presenza dei segretari verbalizzanti, servirebbe modificare i piani ferie dei dipendenti dei Municipi. Pare dunque che tali riunioni, convocate nel periodo festivo, facciano invece generare nella cittadinanza la convinzione che le stesse vengano effettuate al solo fine di percepire i gettoni di presenza.

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