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PEACELINK E COVA CONTRO SCRIVONO ALLA COMMISSIONE EUROPEA SULLA QUESTIONE BASILICATA
mercoledì 17 febbraio 2016

da l.manna@peacelink.it







Peacelink e Cova Contro hanno inviato oggi alla Commissione Europea una lettera riguardante i diffusi problemi ambientali della Regione Basilicata. Sottolineando che su un’area di neanche 10mila kmq si concentrano impianti per il trattamento del nucleare in via di dismissione ( l’Itrec di Trisaia ), insieme a centinaia di pozzi petroliferi perforati fino ai 37 pozzi produttivi, due centri oli in funzione e il prossimo centro di estrazione e lavorazione di Tempa Rossa, Peacelink ha chiesto al Commissario all’Ambiente Vella che la Commissione possa indagare sulla reale situazione ambientale della Regione Basilicata.  

 

Menzionando anche le numerose discariche ed i centri di trattamento degli oli reflui,gli inceneritori come Fenice e dei cementifici di Matera e di Barile, i due siti SIN di Tito e della Val Basento, con i circa 390  a siti di interesse regionale affetti da contaminazioni, Cova Contro e Peacelink hanno chiesto che la Commissione verifichi il rispetto del diritto europeo in materia ambientale.  Le conseguenze della forte concentrazione di impianti industriali e soprattutto dell’attività di ricerca petrolifera potrebbero aver avuto ricadute molto importanti sulla salute umana e sulla catena alimentare. La Basilicata, inoltre, rappresenta un immenso serbatoio strategico per l’acqua potabile di tutto il Sud d’Italia e quindi per l’agricoltura. 

 

La Convenzione di Aarhus stabilisce che è un preciso diritto dei cittadini essere informati e prendere parte ai processi decisionali quando è in gioco anche il proprio futuro, i propri diritti ad un ambiente sano e alla salute. I cittadini lucani, si augurano le due Associazioni, dovranno essere messi a conoscenza dei dati sull’inquinamento attuale e futuro. 

 

 

 

Alessandro Marescotti, Presidente 

Antonia Battaglia, Rappresentante presso EU 

 

per Cova Contro, 

Giorgio Santoriello, Presidente 

Pier Giorgio Farina, Vice Presidente

 

 

 



in allegato la lettera originale

 




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