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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
venerdì 22 luglio 2016

- GRANO: LA CUN APPROVATA DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI
- DL ENTI LOCALI: COMUNI COSTRETTI A PIÙ SANZIONI E MENO SERVIZI SECONDO I 5 STELLE
- Meetup ROCCAFORZATA a 5 Stelle, protezione civile: Pianificazione comunale e fondi utilizzati per acquisto auto
- Ferrovie Sud Est: M5S informa i cittadini!
De Lorenzis (M5S): venerdì a Taranto, sabato a Lecce!
- GRANO: PLAUSO PER LA COMMISSIONE UNICA NAZIONALE MA MANCANO RICERCA E PIANO PROTEICO PER USCIRE DALLA CRISI





da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate

 

 

GRANO: LA CUN APPROVATA DALLA CONFERENZA STATO-REGIONI

 

Ultimo step il Consiglio di Stato per la Commissione Unica Nazionale del deputato pugliese L’Abbate (M5S) che riforma le vetuste borse merci. Il Governo, intanto, accoglie diverse proposte dei 5 Stelle “salva granoâ€

 

Con l’apposizione della “fiducia†sul dl Enti locali oggi alla Camera, sono state accolte anche alcune proposte per contrastare la cosiddetta “guerra del granoâ€, legata al recente crollo dei prezzi, ed a sostegno delle produzioni italiane di qualità, libere da pesticidi ed a tutela delle varietà locali proposte dal Movimento 5 Stelle. Le misure, contenute in quattro ordini del giorno accolti dal Governo, impegnano il ministro Maurizio Martina ad introdurre l’obbligo di indicare nell’etichetta della pasta made in Italy l’origine del grano usato anziché lasciarla a discrezione dell’industria come proposto dal dicastero agricolo; ad inserire dei parametri che permettano di tracciare, ai fini della certificazione, la presenza di residui di pesticidi nonché a favorire la tutela della biodiversità agroalimentare attraverso il recupero e la valorizzazione delle varietà di grano locali e dei grani antichi. Ma soprattutto, infine, ad istituire la Commissione Unica Nazionale (Cun) per garantire una definizione trasparente del prezzo come già previsto dall’emendamento L’Abbate (M5S) alla legge 91 del luglio 2015: un impegno che ha visto nel primissimo pomeriggio superare lo scoglio della Conferenza Stato-Regioni per approdare, a breve, dinanzi al Consiglio di Stato per un definitivo parere.

 

“La nostra è una battaglia che dura, oramai, da più di un anno e nonostante l’aver tramutato in legge le necessità di un intero comparto, come quello primario, che ha bisogno necessariamente di tutele e di misure che diano trasparenza e sostegno alla redditività degli agricoltori, non si è ancora conclusa – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera e primo firmatario dell’emendamento che ha introdotto la Cun – Settimana prossima il testo del decreto attuativo che istituisce la Commissione Unica Nazionale sarà trasmesso al Consiglio di Stato, in quanto si attende il verbale della Conferenza Stato-Regioni, ed in maniera ottimistica penso che a settembre si potrà acquisire il parere. Dopodiché si passerà alla firma dei ministri competenti ed allora potremo finalmente avere un confronto chiaro e fondato su dati certi e condivisi per il rilevamento dei prezzi nelle diverse filiere agricole. Intanto – prosegue L’Abbate (M5S) – ci auguriamo che il Governo rispetti gli impegni assunti attraverso gli ordini del giorno approvati oggi in Aula, affinché sia garantita la pasta italiana, tra i prodotti simbolo del made in Italy, e l’intera filiera cerealicola italianaâ€.

 

La Conferenza Stato-Regioni, intanto, ha determinato di rivedere l’uso dei fondi della Politica Agricola Comune. “Una richiesta che reiteriamo da tantissimo tempo – continua il deputato pugliese 5 Stelle – e che finalmente trova d’accordo anche il Governo e gli Enti locali che si accorgono solo ora di questa necessità. Ci auguriamo che vengano copiate le misure contenute nella nostra risoluzione dello scorso marzo: aumento di due punti percentuali dei premi della Pac legati all’aiuto accoppiato (aumentando il plafond di circa 80 milioni di euro), destinando maggiori somme ad allevamenti che garantiscono un’alimentazione libera da Ogm e antibiotici e con condizioni di benessere animale; promozione in accordo con le Regioni di misure specifiche all’interno dei programmi di sviluppo rurale volte al mantenimento delle culture arboree di pregio paesaggistico; prevedere iniziative a sostegno della costituzione di organizzazioni interprofessionali e professionali e ad intervenire presso le competenti sedi comunitarie affinché si valuti, per la programmazione della Pac oltre il 2020, sia – conclude L’Abbate (M5S) – l’opportunità di promuovere aiuti diretti che sostegni specifici per le aree agricole di montagna in virtù della loro importanza strategica a presidio del territorioâ€.

 

 

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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate

 

DL ENTI LOCALI: COMUNI COSTRETTI A PIÙ SANZIONI E MENO SERVIZI SECONDO I 5 STELLE

 

Ancora tagli per gli Enti locali, multe per i Comuni virtuosi, storno dei soldi dalla sicurezza ferroviaria nonostante il disastro di Andria-Corato e spunta anche il “regalino†per il Sindaco Bianco (PD) antagonista del barese Decaro nella corsa alla Presidenza dell’Anci

 

Con la 47esima votazione di fiducia del Governo Renzi, il dl enti locali è stato approvato dalla Camera dei Deputati. Il provvedimento ha raccolto la forte opposizione del Movimento 5 Stelle sceso dinanzi a Montecitorio a protestare con le decisioni della maggioranza guidata dal Partito Democratico. Il testo prevede, infatti, sanzioni per quei sindaci che puntano a chiudere anticipatamente i loro mutui nonché con il patto di stabilità e il pareggio di bilancio vengono limitate le possibilità di erogare servizi ai cittadini; ciò nonostante siano stati proprio i Comuni ad aver pagato più di tutti il consolidamento dei conti degli ultimi governi. Tra il 2010 e il 2015, da Palazzo Chigi sono stati applicati tagli per 17 miliardi di euro quando le città incidono appena il 2,5% sul totale del debito e neppure il 7,6% dell’intera spesa pubblica. Battezzato, poi, come uno schiaffo alle vittime del recente disastro ferroviario di Andria e Corato lo storno di ben 75 milioni di euro vincolati e finalizzati alla spesa per la sicurezza del trasporto su ferro e ora destinati ad altri usi in seno al settore. Rinviata per la nona volta, infine, nonostante le promesse mediatiche del premier Renzi, la possibilità per gli enti locali di avvalersi della Spa della riscossione in sostituzione di Equitalia.

 

“Siamo di fronte al solito decreto-omnibus – commentano i deputati pugliesi Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S) – Un minestrone indigeribile che, partito con la finalità di sistemare alcune emergenze, si è arricchito via via di regali, mancette e marchette. Un decreto che punta a mettere delle toppe senza risolvere i problemi complessivi. E che conferma la logica del pareggio di bilancio che tanto ha gravato sugli enti locali negli ultimi anni. La conversione del testo, inoltre – proseguono i parlamentari 5 Stelle – è stata gestita malissimo in commissione Bilancio con le solite, precipitose modifiche presentate nottetempo, senza la bollinatura della Ragioneria dello Stato e senza spazio temporale di discussione. Un provvedimento che punisce quei Comuni che, virtuosamente, restituiscono i soldi al prestatore (gli istituti finanziari o Cassa depositi e prestiti) e che ha visto bocciare, dalla maggioranza PD, le nostre proposte per consentire ai Primi Cittadini di rinegoziare i prestiti, abbassando i tassi di interesse pagati a banche e finanziatori. Il Governo e i partiti di maggioranza – continuano L’Abbate e Scagliusi (M5S) – si sono dimenticati subitaneamente pare della tragedia ferroviaria pugliese e delle continue promesse fatte sulla chiusura di Equitalia. Interessante, infine, il regalino al sindaco PD di Catania Enzo Bianco, possibile futuro presidente Anci, carica che sta contendendo al barese Antonio Decaroâ€.

 

Il testo Enti Locali consente, infatti, ai Comuni che presentano un piano di riequilibrio di bilancio, di inserire in esso, di aggiornarlo e di modificarlo in corsa anche con i debiti fuori bilancio o i disavanzi risultanti dal rendiconto approvato. Ciò, in barba alla Corte dei conti che non consentirebbe interventi su previsioni errate. Tra le proposte dei 5 Stelle che hanno raccolto il consenso della maggioranza un emendamento che rende più trasparente la regolazione del contenzioso tra Aifa e le aziende farmaceutiche, contemplando che le previsioni delle istanze di rettifica indirizzate all’Agenzia del farmaco siano rese pubbliche sul suo sito istituzionale; il vincolo per il ministero della Salute di completare il programma di informatizzazione del sistema sanitario nazionale previsto, dal Patto per la Salute 2014-2016, entro e non oltre le scadenze programmate dall’Agenda digitale e, infine, l’emendamento firmato dal Governo sul Piano cerealicolo fortemente richiesto dai componenti M5S della Commissione Agricoltura e dal suo capogruppo, il pugliese Giuseppe L’Abbate.

 

 

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da Il Meetup ROCCAFORZATA a 5 Stelle



 

Protezione civile: Pianificazione comunale e fondi utilizzati per

acquisto auto




contributi protezione civile

 

 

 

 

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da Giovanni Vianello

Collaboratore del cittadino portavoce Diego De Lorenzis

 

 

 

Ferrovie Sud Est: M5S informa i cittadini!

De Lorenzis (M5S): venerdì a Taranto, sabato a Lecce!

 

Continuano gli incontri sulle Ferrovie Sud Est da parte del capogruppo del M5S della Commissione Trasporti della Camera, Diego De Lorenzis. Dopo gli eventi di Brindisi e Bari, questa settimana altri due eventi in altri capoluoghi di provincia, dove si affronterà la situazione della società di trasporto e degli scenari possibili per mantenere alta l’attenzione sui passaggi estremamente delicati e importanti che determineranno il futuro di FSE.

 

“Bisogna continuare a mantenere la massima attenzione su quello che è accaduto e sta per avvenire in FSE!†- dichiara il portavoce Diego De Lorenzis, capogruppo del M5S in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati - “Per questo ritengo indispensabile informare la cittadinanza, per non trovarci con decisioni del Governo centrale senza che la popolazione sia adeguatamente cosciente di quello che sta avvenendo.â€

 

“Per questo, venerdì 22 luglio sarò a Taranto alle 19.30, presso il Park Hotel in viale Virgilio 90, per un confronto pubblico con la cittadinanza sulle disastrose vicende legate a Ferrovie Sud Est. Questo è il terzo di un ciclo di incontri, dopo i primi due a Brindisi e a Bari, e il quarto che si terrà sabato 23 luglio alle 19.30 a Lecce presso l’Hotel Zenith in via Gaetano Martinez.â€

 

“Invito la cittadinanza a seguire attentamente questi eventi †- conclude De Lorenzis - “perché solo se informata correttamente, i cittadini potranno essere coscienti e distinguere la bontà delle soluzioni sul futuro di una delle più importanti aziende pubbliche di trasporto in Puglia.â€

 

 

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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate

 

GRANO: PLAUSO PER LA COMMISSIONE UNICA NAZIONALE MA MANCANO RICERCA E PIANO PROTEICO PER USCIRE DALLA CRISI

 

Il deputato L’Abbate (M5S) soddisfatto dell’accoglimento delle proposte 5 Stelle da parte del ministro Maurizio Martina ma indica le prossime future mosse per dare concreto sostegno alla filiera del grano duro

 

L’attesissimo Tavolo di filiera sul grano duro, tenutosi questa mattina a Roma, ha visto il ministero dell’Agricoltura puntare su sei azioni per uscire dalla crisi del comparto e superare la cosiddetta “guerra del granoâ€. Il ministro Maurizio Martina, raccogliendo gli spunti parlamentari giunti soprattutto nelle ultime settimane, ha stabilito di creare un fondo da 10 milioni di euro inserito nel decreto legge Enti locali, ovvero un primo stanziamento per dare avvio a un organico piano nazionale cerealicolo e sostenere investimenti anche infrastrutturali per valorizzare il grano di qualità 100% italiano; di creare una Cun (Commissione unica nazionale) per il grano duro con l’obiettivo di favorire il dialogo interprofessionale e rendere più trasparente la formazione del prezzo nonché di confermare gli aiuti accoppiati europei Pac per il frumento che equivalgono a circa 70 milioni di euro all’anno fino al 2020 per quasi 500 milioni investiti nei 7 anni di programmazione. Inoltre, Martina prevede il rafforzamento dei contratti di filiera per proseguire negli investimenti che hanno visto 50 milioni di euro impiegati dalla filiera cerealicola con nuovi bandi in autunno per un budget totale di 400 milioni di euro (metà in conto capitale e metà in conto interessi), marchio unico volontario per grano e prodotti trasformati per dare maggiore valore al grano di qualità certificata che rispetti il disciplinare del sistema di qualità della Produzione integrata e risponda a determinati requisiti organolettici e, infine, sperimentazione dalla prossima campagna di un nuovo strumento assicurativo per garantire i ricavi dei produttori, proteggendoli dalle eccessive fluttuazioni di mercato. Un modello dipinto come innovativo, attualmente allo studio e che verrà presentato alla Commissione Ue per il via libera.

 

“Finalmente il ministro si è svegliato. È da tempo che chiediamo azioni concrete per il comparto ed attendere che la crisi giungesse al parossismo, con le aziende già sul lastrico, non ci è sembrata la scelta più saggia. Ma almeno Martina ha interrotto il suo silenzio di parole e fatti – commenta il deputato Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – Il piano cerealicolo, infatti, impiegherà degli anni per ottenere i primi risultati a causa del tempo perso inutilmente sino ad oggi. Finalmente si aprirà la Cun sul grano duro e, quindi, praticamente l’unica misura concreta che in realtà potrà dare un minimo di ristoro immediato ai produttori e trasparenza nella filiera l’ha fatta il Movimento 5 Stelle da opposizione. Speriamo che il ministro Martina ci ascolti con più costanza così da poter cambiare qualcosa – prosegue L’Abbate (M5S) – in un settore primario dove le azioni sono attese da tantissimi anni e che vede l’immobilismo anche di questo Governo. Purtroppo, però, non è stata spesa neppure una parola per la ricerca, quando questo mondo e quello produttivo devono necessariamente andare a braccetto per cercare di garantire un futuro roseo al comparto. Bisogna comprendere, infine, - conclude il deputato pugliese 5 Stelle – se nel Piano cerealicolo che ha in mente Martina (sinora una scatola vuota a dire il vero) è stato inserito o meno il Piano proteico che devono andare di pari passo per garantire la giusta alternanza nello sfruttamento del terrenoâ€.

 





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