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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
lunedì 5 settembre 2016


- Maruggio: beneficenza fatta in casa ...
- Pedicini: Ue risponde per liquami in mare Termoli
- Pulsano: per finanziamento CIPE, aderire al patto Sindaci


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da Alessio C. Carrozzo
maruggio5stelle@gmail.com

MARUGGIO. “#LaBeneficienzaFattaInCasa. Il marketing del sindaco Longo”
Nota stampa del Meetup M5S maruggese



Pensavamo di averle viste tutte ma questo modo di fare beneficenza della locale onlus, pensiamo che in fatto di stranezze, le abbia superate tutte. Le regole del Marketing territoriale, utilizzate a scopi di beneficenza da diversi anni con una onlus che da sempre, ha fatto riferimento a quello che è l’attuale sindaco.
Sfruttandone quindi il “marketing territoriale” ed utilizzando un Logo che richiama a tutti gli effetti il sindaco Longo, si usa questo atipico biglietto da visita per entrare nelle case degli indigenti Maruggesi.
Dopo aver fatto opportune verifiche attraverso vari Enti, ritenendo che in taluni casi sia bene vederci chiaro, siamo giunti ad una conclusione: questa prassi pare non esser legiferata e pertanto, le varie onlus in questione, agiscono liberamente senza la necessità di interpretare una legge che non c’è.
Ma è pur vero che, il buonsenso e la decenza, dovrebbero portare a riflettere e a porsi mille interrogativi.
Il primo: può un cittadino istituire una onlus? Ebbene si!
Indi: Può un politico instituire una onlus? La legge lo permette!
Infine: a onlus in questione, può portare il nome di un sindaco in carica, che fu assessore ai servizi sociali? Anche in questo caso, la legge lo permette o meglio, non esiste un quadro normativo che specifichi se si possa o meno …
Certo è che, l’attuale sindaco, fino a qualche tempo fa, era rappresentante legale della onlus in questione tant’è che, qualche giorno orsono in un’accesa discussione sui social, fatto notare ad una delle sorelle cofondatrici l’arcano mistero, la stessa si fece carico nell’immediato, di porre rimedio ad uno scivolone e di cambiare i dati del sito che di fatto, fino ad allora, facevano riferimento appunto, al titolo societario del sindaco nonché fratello Longo.
Riteniamo opportuno che, chiunque si faccia carico di gestire dati sensibili attinenti lo stato di indigenza dei cittadini, abbia il dovere di garantire l’inviolabilità e la genuinità nella distribuzione di pacchi alimentari e quindi di farsi garante di tali atti benefici i quali, si intende, dovrebbero essere recepiti dai bisognosi, come un atto di donazione di un'associazione apartitica ed apolitica e non come il classico atto escogitato dalla politica locale per entrare in maniera subdola nelle case di povera gente, su cui di fatto, si va ad infierire psicologicamente.
Certi di non chiedere cose assurde, chiederemo a tutti gli organi preposti di fare chiarezza sulla vicenda affinché, ribadiamo, ne venga preservata la genuinità.
La beneficienza è un atto dovuto e certamente, la si fa senza metterne il marchio.
Un marchio che dal 2013, crea un grave conflitto d'interessi con chi ne preserva il cognome e quindi, l'attuale sindaco Longo al quale chiediamo di eliminare il LOGO della SUA FONDAZIONE dai pacchi alimentari certi che se vorrĂ  continuare a farsi portatore di interessi per le persone indigenti, non sarĂ  certo un LOGO a fare la differenza e a creare un quasi certo QUI PRO QUO.









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da PIERNICOLA PEDICINI
Portavoce eurodeputato del M5s al Parlamento europeo
Coordinatore della Commissione ambiente e sanit¨¤


Comunicato del 2 settembre 2016


LIQUAMI NEL MARE DI TERMOLI, L'UE RISPONDE A PEDICINI (M5S): PRONTI AD ADOTTARE MISURE
LIQUAMI NEL MARE DI TERMOLI, L'UE RISPONDE A PEDICINI (M5S): PRONTI AD ADOTTARE MISURE



La Commissione europea approfondirĂ  il grave problema degli sversamenti di liquami non trattati nel mare di Termoli e adotterĂ  le misure del caso.

La notizia è contenuta nella risposta ad un'interrogazione dedicata alla vicenda, presentata a giugno scorso dal portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini.

"La Commissione - è scritto testualmente nella risposta - è al corrente del fatto che, in passato, nel comune di Termoli (Molise) ci sono stati problemi di cattiva gestione del trattamento delle acque reflue analoghi a quelli descritti dall’onorevole deputato.

Essa approfondirà ulteriormente la questione con le autorità italiane competenti responsabili dell’attuazione della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane (direttiva 91/271/Cee) e, in base alle conclusioni che ne trarrà, adotterà le misure del caso.

La Commissione ricorda che, in qualità di custode dei trattati, può intraprendere le azioni necessarie, ivi incluse, all'occorrenza, eventuali procedure di infrazione".

La vicenda, segnalata all'Ue da Pedicini, era emersa lo scorso febbraio, a seguito della segnalazione, da parte della Capitaneria di Porto della cittadina molisana, alla Procura della Repubblica di Larino (Campobasso).

Da sottolineare che il portavoce del M5s Pedicini aveva comunicato alla Commissione Ue che la Procura di Larino aveva notificato un avviso di garanzia a carico dell’amministratore della Crea gestioni srl (la società che si occupa del Servizio idrico integrato nel comune di Termoli), in quanto le analisi condotte dall'Arpa Molise avevano rilevato che i valori di azoto e di escherichia coli erano al di sopra dei limiti di legge e che l'inquinamento suddetto derivava da una perdita della condotta sottomarina ma anche dal malfunzionamento dell'impianto di depurazione nel quale i valori di bod5, cod, materiali grossolani, azoto ammoniacale, azoto totale e di escherichia coli risultarono molto elevati.

Pedicini aveva anche evidenziato nell'interrogazione che la societĂ  di gestione dell'impianto aveva richiesto un'autorizzazione provvisoria allo scarico in deroga ai limiti di legge.


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da Giuseppe Mastronuzzi
giuseppe.mastronuzzi@gmail.com

Il Meetup Pulsano prende atto, secondo quanto riportato dalla stampa lo scorso mese d'agosto, del finanziamento CIPE ottenuto dal Comune di Pulsano, l'unico della Provincia di Taranto, dell'efficientamento energetico del Municipio.

In tale circostanza il Sindaco di Pulsano Ecclesia vantava le gesta della sua amministrazione per aver ottenuto tale finanziamento, con un esborso dalle casse locali pari a 20mila euro, e per aver messo in sicurezza diverse scuole pulsanesi ed aver efficientato il plesso Montessori.

Ma è davvero tutto qui? Secondo quanto reperibile dalla piattaforme web a disposizione del cittadino abbiamo verificato che il Comune di Pulsano non risulta essere tra gli aderenti al Patto dei Sindaci.

I firmatari del Patto dei Sindaci sono accomunati tra loro da una visione condivisa per il 2050: accelerare la decarbonizzazione dei propri territori, rafforzare la capacità di adattamento agli inevitabili effetti dei cambiamenti climatici e garantire ai cittadini l’accesso a un’energia sicura, sostenibile e alla portata di tutti. Le realtà firmatarie si sono impegnate ad agire per raggiungere entro il 2030 l’obiettivo di ridurre del 40% le emissioni di gas serra e ad adottare un approccio congiunto all’integrazione di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Per tradurre il proprio impegno politico in misure e progetti pratici, i firmatari del Patto devono in particolare redigere un Inventario di base delle emissioni e una Valutazione dei rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità. Si impegnano inoltre a elaborare, entro due anni dalla data di adesione del consiglio locale, un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC) che delinei le principali azioni che le autorità locali pianificano di intraprendere.

Secondo quanto disposto dalla Direttiva 2010/31/UE, recepita nel nostro ordinamento con Decreto-Legge n°63/2013 convertito con modificazioni dalla Legge n° 90/2013, sugli edifici utilizzati da pubbliche amministrazioni e aperti al pubblico con superficie utile totale di 250 m² deve essere affisso, all'ingresso dell'edificio stesso o in altro luogo chiaramente visibile al pubblico, l'attestato di prestazione energetica, obbligo che ricade anche sugli edifici scolastici.

Detto attestato, dopo sopralluoghi effettuati dagli attivisti presso le strutture di pertinenza comunale, non è risulta esposto.

Giova per ultimo ricordare che la mancata adesione al Patto dei Sindaci e l'adozione del PAESC preclude l'accesso ai bandi HORIZON 2020 sulle cittĂ  intelligenti e sostenibili, fondi utilissimi per riconvertire gli impianti energetici dell'intero paese, ad esempio quelli per la pubblica illuminazione.

Invitiamo il Sindaco a gioire di meno ed all'intero consiglio comunale di aderire quanto prima al Patto dei Sindaci, lavorando per l'intera conversione energetica di Pulsano.




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