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Comunicazioni Conservatori e Riformisti
martedĂŹ 18 ottobre 2016

- LEGGE CAPORALATO, ALTIERI (COR): COMBATTIAMO I CAPORALI, MA DIFENDIAMO GLI AGRICOLTORI
- Vertenza Natuzzi, Zullo (Cor): "Appello all’assessore Leo, la società non può e non deve licenziare"
- Istituzione Commissione di studio su criminalità, Congedo (Cor): Rafforzata l’immagine della Puglia"


da grupporegionalecorpuglia@gmail.com
conservatorieriformisti.puglia@gmail.com





Altieri (CoR): combattiamo i caporali ma difendiamo gli agricoltori. No a generalizzazioni pericolose.

Nessuno vuole difendere i caporali, ma oggi dobbiamo difendere gli onesti agricoltori da una legge ideologica che potrebbe avere ripercussioni gravissime anche su chi non non ha nulla a che fare con i criminali sfruttatori, ma "inciampa" in una distrazione o in una leggera e isolata violazione di una selva di norme che speso non considerano le specificitĂ  del lavoro agricolo. Può essere considerato un caporale un agricoltore che non ha predisposto il bagno chimico in un campo dove si è reso necessario un intervento urgente, imprevisto e di poche ore? Per questa legge questo e' un caso di sfruttamento. Una legge che tende a leggere tutto il mondo agricolo come grande romanzo criminale e' assolutamente falsa ed ingiusta. Come ingiusto e' scaricare sulle spalle di onesti imprenditori agricoli il contrasto alle attivitĂ  criminali di sfruttamento e caporalato. Per tutta l'estate ci sono stati controlli "militari" in campagna con tanto di sirene e lampeggianti, eppure non è stato arrestato nessun caporale. Ma, mentre si vuole controllare e caricare di adempimenti i soliti onesti, nulla ha fatto il Governo Renzi per smantellare i ghetti come quello di Rignano dove non ci vuole nessuna nuova legge ma solo l'intervento delle forze dell'ordine. L'agricoltura non è fatta di caporali e bisogna tutelare gli agricoltori dai criminali sfruttatori che rovinano l'immagine di un comparto che per il 95% e' fatto di eccellenze umane. È contro questi criminali che bisogna concentrare l'attivitĂ  investigativa e repressiva senza sequestrare l'azienda ed anni di lavoro a chi non è riuscito a portare un bagno chimico in un campo dopo una pioggia. La Cgil che ispira questa legge manifesto,  nuoce all'agricoltura cercando di riportare una divisione anacronistica e superata tra braccianti e produttori che Renzi, nel disperato tentativo di avere un SI in piĂš al referendum,  avalla e sostiene. Mi auguro che in aula oggi questa legge possa essere modificata al netto del SI o del NO al referendum, ma nell'esclusivo interesse degli agricoltori che meritano difese e non attacchi. Lo dichiara l'On. Nuccio Altieri deputato dei Conservatori e Riformisti.

 

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Vertenza Natuzzi, Zullo (Cor): "Appello all’assessore Leo, la società non può e non deve licenziare"

I lavoratori della Natuzzi non possono e non devono essere licenziati, per il loro bene e per l’interesse della stessa società. La Natuzzi va sostenuta, ma l’azienda di Santeramo non può presentarsi davanti alle istituzioni, ancora, con la parola “licenziamenti”, perché perderebbe senza dubbio il sostegno della parte pubblica di cui oggi necessita. Siamo di fronte ad un gruppo importante, quotato, sul quale lo Stato ha investito molto, fondamentale per l’economia pugliese, e con una forte storia di radicamento sul territorio, che purtroppo però risente delle fibrillazioni del mercato internazionale.

Per questo chiedo fortemente al Governo Nazionale e quello Regionale di comprendere, innanzitutto, la crisi che la Natuzzi sta attraversando, e subito dopo indirizzarla verso una via d’uscita. Vero è anche però, che l’azienda deve confrontarsi con la parte politica e istituzionale, per convergere su soluzioni di transito, nel qui e ora, e definitive in seconda battuta. Rompere il dialogo non serve, al contrario accende la polemica, alza i toni, e soprattutto non costruisce il ponte necessario a traghettare la vertenza in porto. Alla  fine di tutto, saranno solo i lavoratori, oltre trecento a pagarne le conseguenze.

In questi giorni, assistiamo ad una chiusura da parte della Natuzzi, mentre personalmente resto convinto che l’azienda debba tornare intanto a parlare con le istituzioni, e dopo ad investire e a ripensare alla riqualificazione produttiva in Puglia. Ecco perché rivolgo un appello all’assessore Sebastiano Leo affinché si coordini con il Governo nazionale, vista anche la vicinanza con il vice ministro Teresa Bellanova, per una proroga di un anno della Cassa Integrazione. Nel frattempo, la Natuzzi potrà programmare i suoi processi di riqualificazione aziendale e l’assessore Leo potrà avviare corsi di riqualificazione professionali utili al reinserimento lavorativo.

Invito le parti in causa, ad affrontare con coerenza e maturità la complessità di questa vertenza, e auspico l’apertura un tavolo di confronto permanente con la Natuzzi per delineare processi seri di riconversione, riposizionamento e riqualificazione dei dipendenti.

 

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Istituzione Commissione di studio su criminalità, Congedo (Cor): Rafforzata l’immagine della Puglia"

Di seguito le dichiarazioni di Erio Congedo, presidente della VII Commissione.

Oggi la Puglia manda un messaggio chiaro, ovvero che sul fronte della lotta all’illegalità e alla corruzione, della trasparenza la regione c’è, e intende fare la sua parte. Dando vita al testo licenziato dalla VII commissione che istituisce una Commissione di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata nel territorio regionale, intendiamo mettere le basi di un principio cardine: il tema in questione non può essere delegato solo alla magistratura o alle forze dell’ordine, ma sul fronte della lotta all’illegalità ciascuno deve fare la sua parte.

In VII commissione sono approdate due proposte di legge, due testi che alla fine si sono tradotti in un unico documento. Non era scontato arrivare a questo risultato sia per la complessità della materia che investe soprattutto livelli istituzionali diversi da quello regionale, sia per il rischio che questo argomento potesse diventare terreno di contesa politica. Il precorso in Commissione è stato lungo 9 sedute, faticoso ma anche di grande interesse grazie al contributo offerto nella sessione delle audizioni dei magistrati delle DDA pugliesi e in particolare del Dr. Motta che ha fornito un suo prezioso contributo, della Corte dei Conti e degli avvocati delle 6 Camere penali di Puglia.

L’immagine della Puglia ne esce sicuramente rafforzata. Da un punto di vista tecnico e operativo saranno i fatti a dirci se la regione si è realmente dotata di uno strumento efficace per fronteggiare il fenomeno dell’illegalità, dal punto di vista politico si è raggiunto un obiettivo di grande significato di unità e compattezza della politica regionale su fronte del perseguimento della legalità del rispetto delle regole e della trasparenza.

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Info

Mariateresa D’Arenzo

tel 338/2447026

 

 





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