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Richiesta di sospensione del referendum del 4 dicembre 3026
venerdì 2 dicembre 2016

da Giuseppe Quaranta
masaniello.40@gmail.com






alleghiamo anche questa altra sollecitazione al ministro alfano

all'attenzione del ministro degli interni

aspettiamo una Vostra decisione per Taranto
siamo costretti a non partecipare, per responsabilità del Prefetto di Taranto, che non è intervenuto sui comuni, soprattutto in quel di Avetrana, che siamo stati esclusi dal calendario, nè siamo stati invitati a partecipare, quando appena mesi fa abbiamo partecipato con una nostra lista nel comune di avetrana. ricordiamo al ministro, che già allora chiedavamo un suo intervento per un sindaco abusivo, che continua a dimostrarsi antidemocratico.
inoltre, per sollecitare l'intervento dell'ufficio elettorale della prefettura, scopriamo che non vi è nessuno, l'ultima telefonata è stata alle 16,15 (quando si dovrebbe stare al servizio delle realtà impegnate alla campagna referendaria;
stessa cosa in questura, chiamavo la digos....assenza assoluta.
MENO MALE, CHE IL TERRORISMO DELL'ISIS NON E' A CONOSCENZA DELL'ABBANDONO DI UNA STRUTTURA IMPORTANTE PER IL PAESE.
CI CHIEDIAMO, CARO MINISTRO, DOBBIAMO PREOCCUPARCI DI QUESTA SITUAZIONE DI INSICUREZZA ?!
DAL 3 NOVEMBRE, SIAMO BOICOTTATI DA QUESTO SISTEMA DI EGOISMI LOCALISTI, SOSTENUTI DA SEMPRE DALLA PREFETTURA E QUESTURA DI TARANTO.
CON LA SPERANZA DI RICEVERE ALMENO UNA NOTIZIA DA PARTE VOSTRA,
DISTINTAMENTE, PEPPE QUARANTA DELLO UOI (unico organismo indipendentista)

--

UNICO ORGANISMO INDIPENDENTISTA I.D. (INDIPENDENTISTI DUOSICILIANI) Largo Bino,2 –LIZZANO – masaniello.40@gmail.com - Tel. 345 76 414 87
Al Presidente della Repubblica
e p.c. Al presidente del Consiglio dei ministri Ai Ministri degli Interni e di Giustizia Ai Presidenti di Regione A tutti i Prefetti e Questori
ai responsabili della comunicazione, cartacea e televisiva ai tantissimi controllori della stampa
alla comunitĂ  europea e internazionale
oggetto : RICHIESTA DI SOSPENDERE LA CONSULTAZIONE REFERENDARIA DEL 4 DICEMBRE 2016
Spettabile Presidente della repubblica «Mattarelli» Vi invitiamo con urgenza di sospendere l'attuale consultazione referendaria per gravissimi motivi, che conosciuti dalla comunità internazionale e soprattutto dai cittadini di questo Paese, lascerà alla sua persona motivi di rigetto e disappunto per non essere stato informato e conseguentemente messo nelle condizioni di intervenire già dalle prime avvertenze che abbiamo fatto a questa presidenza.
il fatto
GiĂ  da tempo, le istituzioni preposte a garantire a tutti di partecipare a qualsiasi consultazione, avevano prodotto molti ostacoli, soprattutto a quelle realtĂ  libere non protette da padroni e padrini;
inutili sono state le varie richiesti, reclami e persino richieste di sospensioni, riguardo le elezioni regionali dell'anno 2015 e le amministrative dell'anno 2016, per non parlare anche del referendum sulle trivellazioni;
Noi nativi dell'antico stato duosiciliano abbiamo, dall'anno 2013 voluto iniziare a partecipare, in qualitĂ  di indipendentisti, ma abbiamo trovato forti ostacoli, da parte di tutte le istituzioni, che nei fatti sono gestiti in tutti modi da partiti antidemocratici;
Gestiscono quasi tutto, dai media alla burocrazia onnipresente, soprattutto nelle prefetture e questure, non consentendo alcuna partecipazione (vedi anche il rifiuto degli autenticatori);
A questo referendum, abbiamo voluto partecipare anche con un comitato formato da cittadini, denominato "basta con i plebisciti", pertanto abbiamo inviato al ministro degli interni, il quale doveva informare le prefetture della nostra presenza.
Informati dal Ministero, alcune lo hanno fatto, ma nel passare alla pratica, ci è stato negato NON SOLO di intervenire sui Media, ma persino sulle piazze;
abbiamo sollecitato Prefetti e Sindaci, ma niente è successo;
siamo arrivati a chiedere ai Prefetti, un commissario ad acta, sia per le piazze che per lo strano modo si spartirsi gli scrutatori (che ci ricorda tanto i pizzini della mafia);
dopo tanto silenzio (non hanno neppure il coraggio di rispondere) siamo stati costretti a chiedere al ministro degli interni di rimuovere i prefetti che non consentono alcuna partecipazione (proprio per dimostrarvi che l'astensionismo è consentito e persino voluto) che alleghiamo;
anche qui, il ministro alfano si è conformato alla regola di NON RISPONDERE E NON FARE NIENTE, lasciando chiaramente gestire a malo modo (cosa che sta avvenendo con i migranti) la propaganda politica;
a tutto questo, irrompe nella campagna referendaria un'altra cattiva azione, che insieme alla malagestione del ministero degli interni e Prefetture, si configura un atto che abbiamo già visto, in tante altre consultazioni, vedi il referendum del '46 (brogli elettorali), dal 2006 tutt'oggi con legge elettorale anticostituzionale (inapplicata), oggi con l'ostacolare la partecipazione al referendum di una intera comunità duosiciliana e conseguentemente consentire l'astensionismo attraverso anche le scelte del presidente del consiglio Renzi, nonchè segretario del PD, che incitava i suoi iscritti a persuadere gli elettori, portandoli in pizzeria. Un tale cattivo esempio (che doveva essere da subito stoppato da Lei o da qualche magistrato) ha avuto un primo discepolo (visto anche gli incarichi che stanno arrivando, sempre a chi è gia occupato, per gestire o malgestire le Asl), che passa dalla pizzella alla frittura di pesce e non solo ( ci informano che l'antimafia vuol saper di piu' "sugli scritti", ma non bastano le incitazioni del voto di scambio per boccarli ?!);
IL DIRITTO – LA GIUSTA RICHIESTA
Di fronte a tanto scempio, in piena e conclusiva campagna referendaria, Le chiediamo di sospendere la consultazione, sia per far luce, su tutto quello che affermiamo, sia per ripristinare la legalità e la certezza del diritto, che è stato calpestato e soprattutto consentito da organi apicali, che potevano intervenire in qualunque momento e non lasciarsi andare.
Una tale scelta, importante perché si tratta della costituzione, che dovrebbe essere modificata da tutti e non da una misera maggioranza “risicata e accattata”, già questo vi dà l’autorità di riprenderVi il diritto di obbligare che tutti approvino la propria costituzione e non lasciare che il paese si divida in questo malo modo.
L’EPILOGO – LE INGIUSTE CONCLUSIONI
Sicuramente questo nostro documento non vi verrà messo a conoscenza e quindi avremo ancora una volta...TANTO SILENZIO, le ns richieste INASCOLTATE per non dire respinte-rigettate-cestinate, in modo che parecchi di noi, abbandonino tale impresa, cioè quella della indipendenza.
Invece, ribadiremo a tutta la nostra gente, che attualmente siamo prigionieri di uno stato antidemocratico, che usa una violenza convenzionale, l'indifferenza e soprattutto il pregiudizio, mentre quotidianamente ci tiene sottomessi alle loro fallimentari scelte economiche\fiscali -ambientali\imprenditoriali - sociali\migranti e soprattutto sui media \ stampa cartacea e televisiva, che da tantissimi anni CENSURA, MANIPOLA E ANNULLA qualsiasi notizia e informazione (vedi questa ed altre notizie, da sempre imbavagliate, avrebbero SCANDALIZZATO tutte le comunitĂ  se ne avessero avuto contezza e conoscenza).
Ora, bisogna tener presente, che tali e gravissimi comportamenti di una Stampa di Regime, viene consentita dai Vostri “Pari”, come il Garante dell'editoria o della Stampa libera, oppure il Ministro delle Telecomunicazioni, persino dalla Associazione dei giornalisti (che noi chiameremo «disordine dei giornalisti» e dalla Autorità che controlla i mezzi televisivi.
QUESTO DIREMO "Uno stato allo sbando, che non riesce a gestire il paese, in quanto lascia agli affaristi annidati nel fascio dei partiti la malagestione in qualsiasi settore e per quanto ci riguarda sino ad oggi hanno solo fatto OSTRUZIONISMO, penalizzando il Paese, la democrazia e la libertĂ ,
Pensiamo che un giorno, questi signori dovranno, almeno spiegarci i motivi di questo silenzio, riguardo le nostre richieste e volontĂ .
S’intende, che saremmo compiaciuti, se tale nostra proposta venisse considerata\accettata, ma anche rifiutata con le dovute spiegazioni.
Il Vostro continuato silenzio, non ci darĂ  altro che alzare i toni del dissenso e della sfiducia, soprattutto nella mancanza di quella libertĂ  che tanto strombazzate.
nell'attesa, Vi salutiamo.
per il consiglio generale dello U.O.I. per la Riunione collegiale degli I.D. per il comitato “basta con i plebisciti” Pompilio rizzello, Epomeo Giuseppe e Peppe quaranta
Taranto, 1 dicembre 2016


--

UNICO ORGANISMO INDIPENDENTISTA
Largo Bino,2 –LIZZANO - Mail masaniello.40@gmail.com - Tel. 345 76 414 87
Al Ministro degli Interni e al Presidente del Consiglio
al Presidente della Repubblica
al Prefetto e al Questore di taranto
ai sindaci dei comuni della provincia
oggetto: richiesta sostituzione di prefetto e questore, per inadempienza dei propri doveri: commissari ad acta nei comuni che ostacolano, sia la partecipazione alla consultazione referendaria, sia alla violazione della legge sugli scrutatori e sulla propaganda elettorale.
Le Istituzioni preposta a garantire, anche a noi del Comitato "basta con i plebisciti" la partecipazione alla campagna referendaria del 4 dicembre 2016, dopo essere state ripetutamente allertate, continuano a latitare e disinteressarsi, non intervenendo nei Comuni che ostacolano la nostra presenza (vedi il comune di avetrana, manduria, massafra, martina franca, mottola e tanti altri comuni);
Inoltre le stesse Istituzioni, non intervenendo prontamente, consentono a tutte le realtĂ  politiche, qualsiasi violazione sulla propaganda elettorale (vedi lIzzano e tutti gli altri comuni);
Infine, il Prefetto di Taranto, non intende inviare alcun commissario ad acta, in tutti i comuni dove hanno nominato gli scrutatori, violando la legge che non consente alcuna spartizione partitocratica, cosa che invece si è verificata.
La nostra ennesima richiesta, vale anche per mettere a conoscenza la comunitĂ  internazionale della cattiva gestione, riguardante i vari articoli della costituzione del Vostro Paese che puntualmente vengono disattesi.
con osservanza.
peppe Quaranta, responsabile del comitato componente nazionale dell'unico organismo indipendentista.
taranto, 25 novembre 2016





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