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ILVA: BONELLI-VERDI- PERCHE’ NON SONO STATI SEQUESTRATI I 2 MILIARDI DEI RIVA?
giovedì 8 dicembre 2016

da angelo.bonelli@verdi.it





ILVA: BONELLI-VERDI- PERCHE’ NON SONO STATI SEQUESTRATI I 2 MILIARDI DEI RIVA? COME PARTE CIVILE PRESENTEREMO ISTANZA PER REVOCA FACOLTA’ USO IMPIANTI DOPO VIOLAZIONI CERTIFICATE DA ISPRA.

 

“Cosa sta accadendo a Taranto ed in particolare alla procura della Repubblica di Taranto?” lo chiede Angelo Bonelli già portavoce dei Verdi a poche ore dall’ennesimo rinvio dell’udienza del processo “ Ambiente Svenduto”

“La proposta di patteggiamento che verrà discussa il 17 gennaio prossimo -continua il leader dei Verdi- non prevede non solo nessuna somma per le parti civili ma nemmeno un centesimo di euro per il danno ambientale provocato fuori dal perimetro dell’azienda Ilva che come è noto ammonta, secondo una vecchia valutazione di Arpa Puglia,  a circa 5 miliardi di euro. Parliamo di falde inquinate, fondali marini, terreni per non parlare dei danni provocati all’agricoltura e alle famiglie che hanno perso i loro cari.”

“Per quale ragione la procura di Taranto- domanda Bonelli- non ha provveduto a sequestrare i  2 miliardi di euro dei Riva che erano all’interno del provvedimento di sequestro degli 8 miliardi firmato dal Gip Todisco che la Cassazione annullò perché non era quantificato il danno prodotto dall’Ilva? Perché i 2 miliardi di euro dei Riva , che nulla hanno a che vedere con 1,3 miliardi di euro sequestrati dalla procura di Milano per riciclaggio e frode fiscale, non sono stati sequestrati e perché non si è voluto quantificare il danno ambientale? Né la procura, né il ministero dell’ambiente hanno quantificato il danno ambientale secondo quanto previsto dal Dlgs 157/2006. Non mi sfugge che le società che hanno chiesto il patteggiamento sono ormai dal punto di vista economico a zero liquidità ma chi era ai vertici di quelle aziende ha usufruito di utili miliardari che non possono essere utilizzati per una città che è stata brutalizzata dall’inquinamento”

“Chiedo al procuratore Capristi, la ragione per la quale le numerose violazioni all’Aia- autorizzazione integrata ambientale- certificate attraverso le diffide dell’Ispra non abbiano prodotto ad oggi un intervento della procura stessa.  In ogni caso- conclude Bonelli- la Federazione de Verdi che è parte civile nel processo il 17 gennaio presenterà un’istanza attraverso l’avvocato Anna Mariggiò, per chiedere la revoca della facoltà d’uso degli impianti Ilva in ragione delle numerose violazioni all’Aia certificate dall’Ispra”.

 

Angelo Bonelli

Fedeazione dei Verdi

 





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