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Comunicazioni Movimento 5 Stelle

mercoledì 29 marzo 2017

da L’Abbate, Meetup-Rocca Forzata





da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L’Abbate
 

CASO OLIVIERI: DALLA FARNESINA NUOVA RISPOSTA SUL CONSOLE ONORARIO DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA

 

Ad un mese dal rinvio a giudizio nell’ambito del crac della società Ctf Srl, il sottosegretario agli Esteri Amendola risponde alla seconda interrogazione del deputato L’Abbate (M5S) rassicurando che gli accertamenti proseguono e che il Ministero è pronto ad intervenire

 

La Farnesina ha immediatamente provveduto, con una nota ministeriale, a chiedere urgenti elementi informativi di approfondimento alla Prefettura di Bari circa la notizia di rinvio a giudizio dell’avvocato Giacomo Olivieri. Una volta completata la raccolta di elementi sulla posizione dell’Avv. Olivieri, questo Ministero si riserva di agire, come in casi analoghi già verificatisi, sulla base di quanto previsto dalle norme e dalla prassi internazionali: artt. 25 e 68 della Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari del 1963 e Circolare Ministeriale n. 3 del 16 luglio 2010”. A dichiararlo è il sottosegretario agli Affari Esteri Vincenzo Amendola rispondendo alla seconda interrogazione presentata daldeputato Giuseppe L’Abbate (M5S), all’indomani del rinvio a giudizio del console “onorario” della Repubblica di Slovenia a Bari, nonché leader di Realtà Italia, Giacomo Olivieri nell’ambito del crac Ctf Srl.

 

Attendiamo dunque gli sviluppi della vicenda, che dovrebbero giungere a breve – dichiara il deputato pugliese 5 Stelle – e ci auguriamo che non vi siano intoppi nel giusto e doveroso ritiro dell’exequatur: in ballo c’è l’onorabilità del ruolo consolare da non macchiare, nel rispetto delle normative e delle convenzioni internazionali”.

 

Secondo l’accusa l’imprenditore barese Emanuele Degennaro, a cui è riconducibile la società Ctf Srl, insieme con la sua segretaria Caterina De Bari e con la complicità dell’avvocato Giacomo Olivieri e del bitontino Francesco Monte, avrebbe dissipato le risorse aziendali e distratto beni per circa 17 milioni di euro. Stando agli accertamenti della Guardia di Finanza, gli imputati avrebbero fatto una serie di operazioni illecite fino a svuotare le casse della società, emettendo decine di assegni e falsificando le scritture contabili. Mentre il procedimento giudiziario continua, l’ultima parola sul consolato onorario al leader di Realtà Italia, Giacomo Olivieri, spetta intanto al Ministero degli Affari Esteri guidato da Angelino Alfano.

 

 

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AGRICOLTURA: NON PASSANO LE MISURE PER UNA PAC PER I VERI AGRICOLTORI

 

Pochi i suggerimenti accolti dal Governo e dalla maggioranza sulla risoluzione per la revisione della PAC presentata dai deputati del M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio. Si continuano ad usare i fondi per mancette a pioggia

 

Quella che emerge dalla Commissione Agricoltura della Camera è una revisione di medio termine della Politica Agricola Comune (PAC) che, per volere della maggioranza e del Governo, rimanda l’avvio di una vera e propria riforma della gestione dei fondi del comparto. Anzi, l’Esecutivo pensa addirittura di allargare il sostegno accoppiato praticamente a tutto. “Una marchetta elettorale” secondo il Movimento 5 Stelle, con una PAC utilizzata piuttosto perdistribuire mancette a pioggia anziché destinare le risorse ai veri agricoltori, ovvero a coloro che vivono di agricoltura.

 

Una scelta che punta ad accontentare un po’ tutti, magari in vista delle elezioni, ma che di fatto non risolleva i settori in crisi, rimandando di nuovo gli interventi strutturali per un vero cambiamento alle calende greche – commenta il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – Nonostante le proposte principali contenute nella nostra risoluzione di revisione della PAC fossero chiare, la maggioranza ha optato per depennare, dalla versione finale del testo, la possibilità di eliminare l’attuale modalità di sostegno accoppiato che si è rivelato un mero strumento di spartizione delle risorse tra le Regioni senza portare migliorie al settore con la costituzione di un fondo per interventi specifici né diversificare la PAC tra aree svantaggiate o modulando la componente greening – prosegue L’Abbate (M5S) – Accolti, invece, gli altri punti della nostra risoluzione come il sostegno alla cooperazione; l’aggregazione; sostegni specifici alle aree di montagna, alle filiere corte e ai mercati locali; un impegno alla revisione del regolamento 1169/2011 per avere l’indicazione d’origine delle materie prime in etichetta. Risulta parziali e – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – ovviamente insufficienti per il rilancio del settore primario”.

 

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da Rocca 5 Stelle


 

 

Roccaforzata: quando i soldi non sono pubblici.

 

Il comune di Roccaforzata ad oggi continua a non pubblicare nulla sulle spese pubbliche sostenute dall'attuale amministrazione.

Una particolarità che ha distinto vari attori anche durante le amministrazioni precedenti.

Nonostante vi sia l'obbligo dettato dalla delibera 1310 indicante le “Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs 33/2013 come modificato dal d.lgs 97/2016”, l'amministrazione ha deciso ancora oggi di non adeguarsi violando un diritto che spetta ad ogni contribuente, tenuto secondo normativa ad avere conoscenza su come vengano spesi i propri soldi.

Manca un rapporto diretto con i cittadini, che solo un'amministrazione responsabile e trasparente si imporrebbe di avere.

Lo scopo del dlgs 33/2013 è quello di attribuire ai cittadini la possibilità di attuare un controllo democratico sull’attività dell’amministrazione sulla base dei precetti costituzionali di uguaglianza, imparzialità e di buon andamento e di evidenziare il corretto agire amministrativo alimentando  così, per tal via, la fiducia dei cittadini nell'amministrazione.

Pare però che la faccenda non interessi neanche all'opposizione, ma solo al MeetUp Roccaforzata a 5 stelle che, ad oggi ha richiesto ufficialmente all'amministrazione ed a tutti gli organi di controllo sulla corruzione di far rispettare il decreto vigente.

Già il 01/08/2016  fu  denunciato il tutto agli organi competenti dal MeetUp che oggi fa risentire la propria voce nell'indifferenza dell'attuale sindaco.

Tutti i comuni hanno instaurato un rapporto di trasparenza con i propri cittadini ma a Roccaforzata non è l'obiettivo di questa amministrazione che ha dimostrato più volte di essere attenta ad avvenimenti più futili.

Nel rispetto della legge sulla trasparenza e della recente delibera tutti gli amministratori devono fornire ai propri Comuni dati relativi anche alla propria situazione patrimoniale: dichiarazione dei redditi, diritti reali su beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni di società, quote di partecipazione a società ecc. Tutti i dati dovrebbero essere pubblicati annualmente nella sezione "Amministrazione Trasparente".

Al termine della legislatura o meglio alla cessazione dalla carica tutte le informazioni pubblicate devono essere conservate sul sito della trasparenza spostandole in una sezione di "archivio della legislatura". Anche dopo la cessazione dalla carica ogni componente di organi di indirizzo politico è tenuto a far pubblicare sul sito istituzionale

Tutto ciò, unito ad altre mancanze oggetto di pubblicazione, non accade nel comune di Roccaforzata.

Dunque se la cittadinanza resta impossibilitata e limitata, ad esercitare un minimo controllo democratico sulla gestione della res pubblica, si comprenderà facilmente la difficoltà di verificare come i propri soldi vengono spesi.

Ci chiediamo in cosa consiste il ruolo del responsabile della corruzione e trasparenza presente in ogni ente pubblico.

Con una istanza il MeetUp chiede l’intervento dell’ANAC quale ente pubblico deputato alla prevenzione della corruzione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche attraverso l’attività di vigilanza in ogni settore della pubblica amministrazione che potenzialmente possa sviluppare fenomeni corruttivi e che ci sia da parte del comune di Roccaforzata più pubblicità e trasparenza sull’utilizzo di risorse pubbliche nel rispetto della delibera 1310

 

 

 

ROCCAFORZATA,  29/03/2017                                 Il MeetUp ROCCAFORZATA  5 Stelle                                                                                      Gruppo attivisti ROCCAFORZATA (TA)                         

Marianna Carabotto

Francesco  Guarini

Elisabetta Monreale

                                                                                                                       Assunta Veneziani            

                                

                       

 



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