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MOTTOLA (TA). Riqualificazione delle strutture sportive esistenti
giovedì 11 maggio 2017

Il progetto c'è, ma è chiuso nei cassetti del Comune


da maria.florenzio@inwind.it


MOTTOLA. In questi giorni di campagna elettorale, si sente molto parlare della necessità di riqualificare e di rigenerare le strutture sportive esistenti. E’ un punto che accomuna quasi tutti i programmi elettorali.
“Peccato, però, che un progetto, che abbia le stesse finalità e che potrebbe già essere stato finanziato con soldi pubblici, sia rinchiuso, da oltre un anno, nei cassetti del Comune”. E’ quanto denuncia Angelo Laterza, presidente della locale squadra di calcio Asd United Mottola.
“A causa dell’ostruzionismo politico, la nostra comunità ha perso l’opportunità di ricevere soldi pubblici per riqualificare un bene comune e non personale. Oggi – continua Laterza - parlano di adeguamento degli impianti sportivi, di intercettare finanziamenti pubblici, quando un progetto esiste già”.
Ad agosto 2015, infatti, lo United Mottola aveva richiesto al Comune di ottenere l’affido della gestione degli impianti sportivi “in virtù del fatto che, sebbene la struttura fosse di proprietà comunale, durante le gare federali disputate in casa, per gli spogliatoi sporchi, l’assenza di acqua calda e mancanza di sicurezza, ad essere multata dagli arbitri fosse la società e non il Comune”.
Così, l’Asd United Mottola aveva presentato un progetto preliminare e, a febbraio del 2016, si era candidata al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) per chiedere la somma di 2 milioni di euro circa per riqualificare e rigenerare lo stadio “T. Chiappara”, alla luce del Decreto Legge 185 del novembre 2015.
Tale Decreto, istituendo il fondo “Sport e Periferie” ovvero 100 milioni di euro per il triennio 2015-2017, prevedeva che le associazioni e le società sportive senza fini di lucro potessero presentare al Comune un progetto preliminare per rigenerare, riqualificare o ammodernare una struttura sportiva.
Il progetto definitivo veniva presentato a settembre 2016.
Ma, per l’Asd mottolese serviva perfezionare quella candidatura al finanziamento. Sarebbe bastata una delibera di giunta comunale, che autorizzasse l’affido di gestione degli impianti sportivi. Ma il Comune decideva di portare la questione in consiglio comunale. Quel consiglio comunale non è stato ancora convocato, sebbene il progetto, lo scorso 3 aprile, sia passato dalla 3^ commissione consiliare (Cultura, Turismo, Tempo Libero, Problematiche Giovanili).
“Il progetto – ricorda Angelo Laterza – prevede il recupero dell’intero complesso sportivo; la creazione di due campi da tennis e di uno di beach volley, con uno spazio dedicato al basket e al tennis su carrozzina per diversabili; il recupero del campo di calcio a cinque esistente e la realizzazione di uno nuovo, con attiguo spogliatoio; la creazione di uno spazio gioco per bimbi, con gonfiabili (a parte interventi di manutenzione, pulizia, guardiania e sorveglianza)”.
Per recuperare quel finanziamento, c’è tempo sino ad ottobre 2017. “Dopodiché - ammonisce Laterza - sarà una delle tante occasioni perse per questa comunità, così come sono andati persi i 50mila euro, a fondo perduto, messi a disposizione, per le stesse finalità, dalla Lega Nazionale Dilettanti: lo United Mottola aveva segnalato al Comune la possibilità di partecipare al bando, ma il Comune non si è mosso”. Ed, ancora, altri 50milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Puglia per riqualificare strutture sportive esistenti. “Non abbiamo potuto partecipare come società perchè non affidatari e gestori dell’impianto”.
E, nel frattempo, mentre si perdevano soldi pubblici, la società con propri uomini e a proprie spese si è adoperata per falciare erba, pitturare ringhiere e cancelli, rifare intonaco e pitturare gli spogliatoi dei locali, ospiti ed arbitri.


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