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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
mercoledì 31 maggio 2017

da Meetup Pulsano, P. Pedicini eurodeputato M5S



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da Giuseppe Mastronuzzi
giuseppe.mastronuzzi@gmail.com

Meetup Pulsano: "Strade Provinciali invase da erbacce, alto il rischio incendi"

Il Meetup Pulsano ha inviato una nota diretta al Presidente della Provincia di Taranto, al Sindaco del Comune di Pulsano, al Questore di Taranto, al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Taranto, al Comandante dei Vigili del Fuoco di Taranto e per presa conoscenza al Prefetto di Taranto, con la quale si informa dell'alto rischio di incendi delle strade provinciali che collegano il Comune di Pulsano agli altri territori.

Nella stessa nota si segnala, altresì, che la segnaletica orizzontale è totalmente sbiadita e di notte si ha difficoltà a capire quali sono i margini della strada e che la linea di mezzeria è assente.

Con D.P.G.R. n. 242 del 02/05/2017 vi è stata la "Dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi nell'anno 2017, ai sensi della L. 353/2000 e della L. R. 7/2014 e L.R. 38/2016"¡

Il periodo di allerta va dal 15 giugno al 15 settembre e l'art. 4 della L.R. 38/2016 assegna a Comuni e Province la responsabilità della pulizia, entro il 31 maggio di ogni anno, delle banchine, cunette e scarpate, mediante la rimozione di erba secca, residui vegetali, rovi, necromassa, rifiuti e ogni altro materiale infiammabile, creando idonee fasce di protezione al fine di evitare che eventuali incendi si propaghino alle aree circostanti o confinanti.

I gestori delle strade effettuano le periodiche manutenzioni sulla vegetazione arborea mediante la potatura delle branche laterali e spalcatura, al fine di consentire il transito anche dei mezzi antincendio.

Con la nota abbiamo chiesto alle Forze dell'Ordine di voler vigilare sul corretto adempimento delle disposizione normative previste dall'art. 4 della L.R. 38/2016, per la conseguente applicazione, nei confronti dei soggetti gestori delle infrastrutture viarie di rispettiva competenza, dell'articolo 12, comma 1, lett. a) della L.R. 38/2016 che prevede la sanzione da euro 500 a euro 2.500 per chi non provvede alle necessarie opere di sicurezza e fasce protettive, ripristino di viali parafuoco, potature e pulizia delle cunette e scarpate stradali e ferroviarie.


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PIERNICOLA PEDICINI - Eurodeputato del M5S
Coordinatore della Commissione ambiente e sanità
Ufficio comunicazione - 31 maggio 2017

IN PUGLIA CI SONO 11 DISCARICHE IRREGOLARI E PERICOLOSE SOTTOPOSTE ALLE SANZIONI UE. PEDICINI (M5S): ECCO L'ELENCO AGGIORNATO



Dagli ultimi dati ufficiali della Commissione Ue in Puglia ci sono 11 discariche irregolari da bonificare o da chiudere perché costituiscono un grave rischio per la salute umana e l'ambiente.

Di queste, 5 sono sottoposte ad una procedura d'infrazione Ue che pochi giorni fa ha portato la Commissione a deferire l'Italia alla Corte di giustizia (44 discariche in tutt'Italia), e per le altre 6 è già in corso il pagamento di una sanzione sancita dalla Corte di giustizia a dicembre 2014 (102 discariche in tutt'Italia).

Per le 6 discariche pugliesi già in multa e per le altre 96 presenti in Italia, il nostro Paese sta pagando circa 40 milioni di euro all’anno, in quanto le sanzioni equivalgono a 200mila euro ogni sei mesi per le discariche non contenenti rifiuti pericolosi e 400mila euro ogni sei mesi per le discariche con rifiuti pericolosi.

Qui di seguito, i comuni, e tra parentesi le località, dove si trovano le 6 discariche irregolari della Puglia per le quali dal 2014 si stanno già pagando le sanzioni (l'elenco è aggiornato a dicembre 2016): Ascoli Satriano (Mezzana La Terra); Lesina (Pontone-Coppa Faccio Olive); Binetto (Pezze di Campo); Sannicandro di Bari (Pesco Rosso); S. Pietro Vernotico (Manciandare); Santeramo in Colle (Monte Freddo).

"Tutto questo - ha commentato l'eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini - è gravissimo e mette in luce l'inefficienza dei governi del Pd, del ministro dell'Ambiente Galletti e dei governi regionali. Un'inefficienza che provoca un serio danno economico all'Italia. Purtroppo, anche in questo caso a pagare saranno i cittadini e non i responsabili degli abusi commessi.

Oltre a ciò - ha aggiunto Pedicini - dobbiamo evidenziare le gravi bugie e i dati falsi forniti dal governo. In più occasioni, il ministro dell'Ambiente ha diffuso pomposi comunicati stampa ufficiali in cui ha detto che si stava risolvendo l'emergenza. Galletti, invece di fare annunci, acceleri al massimo le procedure per mettere a norma le discariche abusive e irregolari e faccia tutto quello che gli compete per evitare altre sanzioni da parte della Ue".


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