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Comunicazioni M5S
sabato 8 luglio 2017

da G. L'Abbate, Meetup Pulsano






da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L’Abbate
valerio.labbate@camera.it
www.giuseppelabbate.it
342.8632827

CETA: IL M5S DICE NO ALL’ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO TRA UE E CANADA

 


Qui il video dell'appello dei parlamentari 5 Stelle: https://goo.gl/hw9aF9

L’accordo CETA vede la netta opposizione del Movimento 5 Stelle. Per il deputato pugliese L’Abbate “è necessario fermare una liberalizzazione incontrollata che stravolgerà non solo l’agricoltura ma l’intera società”

 

L’accordo di libero scambio che l’Unione europea intende sottoscrivere con il Canada, il cosiddetto CETA (Comprehensive Economic and Trade Agreement), è giunto al processo di ratifica e vede una maggioranza parlamentare intenta a procedere spedita, tanto che il Trattato è già all’esame della Commissione Esteri del Senato.

 

“È necessario fermare una liberalizzazione incontrollata che arrecherà ingenti danni alla nostra produzione agricola – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Pertanto chiediamo a Coldiretti, con cui abbiamo manifestato in piazza a Montecitorio contro questo accordo, di fare sul serio e raccogliere le firme dei parlamentari, soprattutto di quelli della maggioranza, affinché si indichino palesemente le intenzioni di voto”.

 

Chiara la posizione del Movimento 5 Stelle sul CETA. “Al di là dei singoli guadagni merceologici abbiamo sempre detto ‘no’ a questi accordi che non fanno altro che aumentare la globalizzazione, che ci ha reso tutti più uguali, ma più poveri – prosegue Giuseppe L’Abbate (M5S) – questo trattato ha determinato e determinerà una ulteriore perdita di valori, usi e costumi della nostra storia, con l'obiettivo di trasformarci da cittadini a consumatori. Val davvero la pena mettere a rischio le numerose produzioni Dop pugliesi? Sarà, pertanto, interessante sapere se i parlamentari pugliesi saranno d’accordo con il Governo Gentiloni, tra i più strenui sostenitori del CETA, o se piuttosto comprenderanno l’inganno di questo accordo che promuove il falso ‘Made in Italy’ e saranno anche loro per la bocciatura. Nell’iter parlamentare ovviamente – conclude L’Abbate (M5S) – promettiamo battaglia e presenteremo delle pregiudiziali di costituzionalità contro la ratifica, dal momento che il sistema per la risoluzione delle dispute tra Stati e investitori comporterebbe una limitazione di sovranità e democraticità delle scelte politiche”.

 

 

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da giuseppe.mastronuzzi@gmail.com

Meetup Pulsano: “Grazie a nostra petizione in Regione ripristinata Consulta Ecomusei”

Il Meetup Pulsano, con una petizione depositata in Regione Puglia in data 3/2/2017 e discussa ed approvata in VI Commissione in data 13/4/2017, ha permesso il ripristino della Consulta Regionale sugli Ecomusei.

La Regione Puglia, allo scopo di recuperare, testimoniare, valorizzare e accompagnare nel loro sviluppo la memoria storica, la vita, le figure e i fatti, la cultura materiale, immateriale, le relazioni fra ambiente naturale e ambiente antropizzato, le tradizioni, le attività e il modo in cui l’insediamento tradizionale ha caratterizzato la formazione e l’evoluzione del paesaggio e del territorio regionale, nella prospettiva di orientare lo sviluppo futuro del territorio in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati e dell’intera comunità locale, ha promosso l’istituzione di ecomusei, quali luoghi attivi di promozione della identità collettiva e del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico nella forma del museo permanente.

La Regione Puglia, infatti, con Delibera di Giunta Regionale N° 917 del 2017, ha ricostituito la Consulta regionale degli ecomusei di cui all’art. 4 della l.r. 15/2011.

La Consulta, ai sensi dell’art. 4, comma 3, della l.r. 15/2011 è composta da:

a) l'Assessore regionale con delega ai beni culturali;

b) un rappresentante della commissione consiliare competente in materia di territorio e ambiente;

c) un rappresentante della commissione consiliare competente in materia di beni culturali;

d) un rappresentante designato da ciascun ecomuseo;

e) i dirigenti dei servizi competenti nelle materie dei beni culturali e del paesaggio;

f) un rappresentante dell'Osservatorio regionale per la qualitĂ  del paesaggio e per i beni culturali;

g) un rappresentante dell'UniversitĂ  di Bari, un rappresentante dell'UniversitĂ  del Salento e un rappresentante dell'UniversitĂ  di Foggia;

h) i rappresentanti dei Comuni dei territori interessati agli ecomusei e un rappresentante della relativa Provincia di appartenenza;

i) i rappresentanti delle associazioni portatrici di interessi diffusi individuate ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di ambiente, che abbiano manifestato il proprio interesse.

Ad oggi risultano n. 9 Ecomusei riconosciuti con Deliberazione di Giunta Regionale n. 48 del 29 gennaio 2015, tra questi l'Ecomuseo della Valle d’Itria.

La richiesta di ripristino della Consulta regionale sugli ecomusei si è resa necessaria in quanto il comma 8 dell’art.4 della L.R. 15/2011 dispone che “la composizione della Consulta è formalizzata con decreto del Presidente della Giunta all’inizio di ogni legislatura, resta in carica per tutta la legislatura e le sue funzioni sono prorogate fino alla sua ricostituzione”.

Al fine dell’aggiornamento dell’elenco degli ecomusei di interesse regionale, in attuazione del Regolamento n. 15/2012, richiesta dal Meetup Pulsano attraverso la petizione, è stata ricostituita la Consulta regionale degli ecomusei. Auspichiamo la costituzione di nuovi ecomusei in Provincia di Taranto, territorio troppo spesso associato alla grande industria ma meritevole di essere valorizzato per il suo paesaggio e la sua storia.





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