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Comunicazioni DIREZIONE ITALIA
domenica 1 ottobre 2017

da DIT Puglia
grupporegionalecorpuglia@gmail.com




MATARRESE: AL SUD SU 21 PROGETTI AMMISSIBILI SOLO 6 SONO FINANZIATI. COSI' NON CRESCIAMO!

Il deputato di Direzione Italia, Salvatore Matarrese, spiega perché il gap fra Regioni del  Nord e Regioni del Mezzogiorno non si riesce a colmare

 

 

Nell'attuale momento di grave crisi economica gli investimenti per il Meridione continuano ad essere sperequati verso il Nord, ben diversamente dagli annunci. Lo confermano i dati di attuazione del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro presentati dal Ministero dell'Ambiente in VIII Commissione alla Camera dei Deputati.

Infatti, sono stati presentati 114 progetti, del valore complessivo di 214,1 milioni di Euro, che coinvolgono complessivamente 483 Enti Locali distribuiti sull’intero territorio nazionale. In particolare, solo 38 progetti, pari al 33% del totale, interessano le Regioni meridionali per un finanziamento complessivo richiesto al Ministero di 35,4 milioni di Euro pari al 16,5% del totale richiesto. Di questi, 21 sono stati valutati ammissibili a finanziamento, avendo raggiunto un punteggio pari o superiore alla sufficienza di 24 punti.  Dei suddetti 21 progetti ammissibili, solo 6 risultano immediatamente finanziabili nei limiti delle risorse stanziate ai sensi dell’articolo 5 della Legge 28 dicembre 2015, n. 221, per un finanziamento complessivo di 5,9 milioni di Euro pari al 2,75% del valore complessivo della richiesta di finanziamento.

Molti dei progetti presentati dagli enti locali del Meridione sono stati giudicati ammissibili ma non sono stati finanziati perché il punteggio conseguito di valutazione della qualità del progetto non è risultato sufficiente per farli rientrare tra i 37 progetti sottoposti a finanziamento.

Tra i progetti ammissibili ma non ancora finanziati vi sono quasi tutti quelli della Regione Puglia tra i quali Bari (punteggio 27,43), Lecce (punteggio 31,86), Foggia (punteggio 27), Bisceglie (punteggio 29,29) , Molfetta (punteggio 28,7) e Andria (punteggio 27,14).

Nei fatti, i finanziamenti per il Sud restano drammaticamente residuali! Il Mezzogiorno dimostra, anche in questo caso, di non essere competitivo nella capacità di acquisire i finanziamenti e, conseguentemente, resta in ritardo nel garantire occupazione, lavoro per le imprese e miglioramento della qualità della vita per i cittadini.

Non è quindi casuale che il gap tra il Nord ed il Sud sia rilevante e costante e non si sia mai ridotto nel tempo. È dunque arrivato il momento di passare dagli annunci ad azioni concrete di accompagnamento e di parternariato tra le regioni più virtuose del Nord e quelle meno efficiente del Sud che consentano davvero il trasferimento di know-how e competenze che rendano competitivo anche il Mezzogiorno nei progetti e nella capacità di acquisire finanziamenti. Gli enti centrali e le diverse Agenzie ministeriali si sono dimostrate ancora una volta del tutto inadeguate a garantire l'indispensabile cambio di marcia del Meridione».

 

 



***************

XYLELLA, ZULLO (DIT): “LA CLASS ACTION DEGLI AGRICOLTORI SALENTINI CERTIFICA FALLIMENTO DELLA REGIONE, GOVERNO E UEâ€

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo

La class action, contro Regione, Governo e UE, degli agricoltori salentini certifica il fallimento delle politiche regionali, nazionali ed europee su come è stata gestita l’emergenza Xylella.
E’ la reazione di chi non ci crede più nella soluzione politica, nei propri rappresentanti eletti e dimostra la sua sfiducia - dal presidente della Regione al suo assessore all’Agricoltura, dal premier e al ministro all’Agricoltura fino alla Commissione europea – preferendo le vie legali. E’ il fallimento di chi governa o ha governato un’emergenza che se presa in tempo non avrebbe provocato la tragedia che è sotto i nostri occhi: nel Salento frantoi chiusi e uliveti desertificati, mentre il batterio sale verso Nord e ha già colpito le campagna brindisine con il rischio che arrivi a colpire le coltivazioni baresi, in modo particolare quelle dell’Olio dop.
Siamo di fronte a una tragedia di proporzioni inenarrabili e contemporaneamente a una Regione Puglia che ha accumulato tali e tanti ritardi per cui oggi la class action è l’unica via d’uscita. Noi saremo accanto agli agricoltori pugliesi e il presidente Emiliano? La speranza è che questa forma di “ribellione†dal basso, la prima di una lunga serie da parte dei pugliesi, possano servire a convincere il nostro governatore che le sceneggiate alle quali ci ha abituati in questi due anni non servono, ma soprattutto non convincono più nessuno. Servono atti e fatti e né noi, né i pugliesi hanno finora visto!


Bari, 27 settembre 2017
--

Info Mariateresa D’Arenzo tel 338/2447026



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