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Pulsano: comunicazioni consigliere A. Di Lena
giovedì 21 febbraio 2019
- un albero per ogni nuovo nato
- crisi olivicoltura

UN ALBERO PER OGNI NUOVO NATO. UNA LEGGE ESISTENTE E POCO APPLICATA. LA PROPOSTA DEL CONSIGLIERE Angelo Di Lena


L'obbligo di piantumazione di alberi per i nuovi nati o adottati non è una pura fantasia, ma una legge, da tempo esistente e poco applicata.
E’ curioso come questa legge calzi ad hoc per il nostro territorio, maltrattato dai fumi dell’ILVA ed in affanno per i temi dell’ambiente. Ed oggi, dopo tutti quegli alberi caduti a Pulsano per il vento, l’argomento diventa di attualità.
Occorre sfruttare questa opportunità. Implementare il verde urbano piantando un albero per ogni nuovo nato o per ogni bambino adottato non solo per una lodevole iniziativa, ma per cambiare il volto dei nostri paesi in meglio. Ed è questa la mia intenzione. Proporre in consiglio la reale applicazione di questa legge. Una pratica, purtroppo, che molti Comuni fra cui Pulsano non hanno mai diligentemente attuato, complice anche la mancanza di una sanzione vera e propria, a parte quella politica.
Nell'ultimo periodo il dibattito sul tema dell’ambiente ha assunto sempre più consistenza ed oggi tutto ciò è in linea con la nostra realtà territoriale. Voglio ricordare che ad istituire l'obbligo di piantare un albero per ogni nuovo nato era stata in prima battuta la Legge Cossiga-Andreotti n. 113 del 29 gennaio 1992, che voleva implementare le aree verdi cittadine e contrastare il disboscamento. I Comuni, secondo il dictum legislativo, avrebbero dovuto provvedere, entro dodici mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente, a porre a dimora un albero nel territorio comunale. A causa della scarsa applicazione della normativa da parte delle amministrazioni locali, il provvedimento è stato "rinnovato" a opera della legge n. 10 del 14 gennaio 2013, entrata in vigore il 16 Febbraio dello stesso anno, la quale ha anche introdotto prescrizioni per la tutela degli alberi monumentali e ridefinito la Giornata Nazionale dell'Albero celebrata il 21 novembre allo scopo di valorizzare la tutela del patrimonio arboreo e boschivo italiano. Per vigilare sul rispetto della legge, è stato istituito presso il Ministero dell'Ambiente un apposito "Comitato per lo sviluppo del verde pubblico" a cui i Comuni inviano le informazioni relative al tipo di albero e al luogo di sua messa a dimora, nell'ambito di un censimento annuale del nuovo verde urbano.
Tuttavia, le disposizioni di legge hanno continuato a trovare scarsa applicazione nella prassi delle amministrazioni locali, complice l'assenza di vere e proprie sanzioni, ad eccezione di quella politica, che avrebbero potuto "spronare" i Comuni ad applicare una legge che di fatto avrebbe ripercussioni assai virtuose per le nostre città. Occorre, pertanto, ricordare in consiglio l’esistenza di questa legge e di questa iniziativa che non può fare altro che migliorare la vivibilità del nostro paese ed aumentare il turismo.


consigliere Di Lena



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LA CRISI DELL’OLIVICOLTURA. LA PROPOSTA DEL CONSIGLIERE DELL’ UNIONE DEI COMUNI TERRE DEL MARE E DEL SOLE
Angelo Di Lena.


Nelle ultime settimane l’agricoltura italiana è al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica a causa delle note vicende riguardanti la protesta degli allevatori sardi e la triste storia della xylella che da troppo tempo affligge il territorio pugliese.

A tal proposito voglio puntare l’attenzione sulle gravi problematiche del settore olivicolo, una fetta importantissima dell’agricoltura regionale e uno dei pilastri che regge anche le aziende agricole del territorio di Pulsano.

La vicenda della xylella come è noto si trascina ormai da qualche anno ma ancora non si riesce a venirne fuori con gravissime penalizzazioni per le aziende olivicole e fortissime perdite per l’olio di oliva pugliese. Non ci sono provvedimenti che tengano o piani di rilancio da sempre annunciati ma mai partiti, e ci troviamo di fronte alla situazione paradossale che un territorio vocato alla coltura dell’olivo con il passare degli anni rischi di diventare marginale.

Ritengo quindi che i principali attori debbano seriamente programmare una seria ed efficace opera di ristrutturazione dell’olivicoltura pugliese per riaffermare quei primati che un tempo sembravano giustamente acquisiti .

Sarebbe quindi opportuno fare fronte comune in tutto il territorio a partire dai comuni in cui l’olivicoltura è in grave crisi a causa della xylella, delle crisi di mercato, della scarsa competitività delle produzioni e altro ancora.








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