HOME D.E. GUEST BOOK SPORT ISCRIVITI DELFINARIO LINKS COOKIE POLICY


•   Riesame AIA ex Ilva: le valutazioni e richieste di Legambiente
•   Il Dossier Taranto di Legambiente sull’ex Ilva
•   GRETA CHIAMA TARANTO
•   ECCO PERCHE’ L’IMMUNITA’ NON E’ STATA TOLTA A EX-ILVA OGGI
ARCELOR MITTAL.

•   Resoconto del convegno sulla Xylella fastidiosa.


•   Taranto, tutto pronto per la Festa di Sant'Antonio 2019
•   “Storia e Architettura”
“San Pietro: l’altra Basilica”.

•   Attenti a quei due: confronto diretto tra Mare e Terra in una sfida tra grandi chef
•  Centro di Documentazione


•   MANDURIA (TA): La Coldiretti nella gestione del Parco dei Messapi
•   RICONOSCIMENTO NAZIONALE PER IL PIZZAIOLO TARANTINO PROFESSIONISTA MICHELE DI BARI
•   PULSANO: IL COMUNE FA COPRIRE TUTTE LE BUCHE SU VIA TARANTO



•  U Tarde nuestre -
rassegna quotidiana

•  Basket
•  Atletica
•  Delfini Erranti Touch Rugby Taranto
•  Altri


Notizie
Ricorrenze
Raccolta Foto


Google
Web DelfiniErranti.Org



stampa l'articolo
Dellisanti: lettera aperta ad Angelo Bonelli e al movimento Taranto Respira
giovedì 28 agosto 2014

in merito al progetto di riconversione economica del territorio da loro presentato alla cittadinanza

da Rosa Cambara
Addetto stampa


Cosimo Dellisanti


Alla cortese attenzione del consigliere comunale di Taranto e presidente della “Federazione dei Verdi” Angelo Bonelli,

Alla cortese attenzione dei coordinatori del movimento civico “Taranto Respira”,

Oggetto: Dragon Town

Gentilissimi,

ho letto con molta soddisfazione del progetto di riconversione economica del territorio nato dall’intesa virtuosa tra Federazione dei Verdi e Taranto Respira. Sono rimasto estremamente colpito dalla frase rilasciata da Angelo Bonelli circa il rendere Taranto una porta per l’Asia, l’Africa e le altre realtà emergenti. Mi è sembrato di sentir parlare dal vivo un personaggio del mio romanzo “Dragon Town”, pubblicato qualche mese fa dalla casa editrice Ensemble.

Nel libro, un investitore indiano (l’India è un paese del BRICS, dunque uno di quelli verso cui Taranto dovrebbe aprirsi) intende costruire nella città di Archita un polo universitario di ricerca scientifica rivolta principalmente al recupero ambientale e non solo, ma anche un centro di ricerche umanistiche perché il Bello deve andare assolutamente di pari passo col Giusto.

Vi propongo un estratto del discorso che Jamshenji Naik, l’imprenditore indiano, fa alla gente di Taranto (pag. 138):

«Taranto – riprese Naik - ha necessità di vedere le proprie potenzialità concretizzate. Taranto è una donna stupenda, sensuale e fascinosa, ma ha solo un difetto: non crede in se stessa e rifugge le sue insicurezze nel fumo. E, decisamente, fuma troppo.» e risero tutti. […]
«Perdonate la metafora, non voleva essere una battuta. La metafora è chiara: questa bellissima fanciulla di nome Taranto fuma davvero troppo, ma il mio credo, il credo Sikh, che ci è stato insegnato dal sommo Guru Nanak, rifiuta il fumo come vizio, ritenendo che intossichi il nostro corpo, così come la mala industrializzazione intossica il vostro mare, i vostri campi e i vostri bambini. In una parola: il vostro futuro. So che c’è una guerra in atto: chi vuol chiudere la grande industria, chi vuole ridurla e chi vuole conservarla, anche così com’è. Una quarta soluzione c’è, sono qui per suggerirvela e aiutarvi a metterla in atto, in più donandovi la possibilità di un forte indotto. La mia Università, che ho intitolato alla memoria di mia moglie e di cui ho fondato con successo sedi in molte altre parti del mondo, ha trasformato radicalmente le zone interessate. Io vi propongo la creazione di un centro di ricerca, un’università privata cui poter accedere per creare quei brevetti che vi permetteranno la bonifica e la ricostruzione, che vada di pari passo ai processi produttivi, senza radicali strappi. Una università che tenga conto della scienza come anche del lato più genuinamente umano: se non studiate la storia, l’arte, l’archeologia e la letteratura, non potrete apprezzare ciò che avete. In tutto il mondo esistono solo altre cinque sedi, e questa di Taranto sarebbe la prima in Europa occidentale».

Ovviamente si tratta di un espediente narrativo che nasconde un auspicio che mi ero fatto da solo, e sono più che mai contento di aver letto le parole di Bonelli, poiché vedo che non è un imprenditore indiano ad aver preso l’iniziativa, ma i cittadini stessi di Taranto, cui offro il mio contributo.

Nel comunicarvi la mia disponibilità ad eventuali collaborazioni future, poiché ho molte idee riguardo il rilancio culturale e imprenditoriale della città che vorrei sottoporvi, vi ringrazio per l’attenzione e vi porgo i miei più cordiali saluti.

Cosimo Dellisanti




Segnala questa pagina
mappa del sito

Per un tuo commento scrivi sul Guest Book del Delfini Erranti


home   cookie policy guest book   sport   cultura   società   ambiente   delfinario   blunote