Non ho le pretese del narratore, ma quello che, con difficoltà ho ascoltato in un ipermercato del Borgo, ve lo devo proprio raccontare.
Fila al reparto salumeria di questo noto ipermercato: tra le tante persone in attesa del proprio turno, spicca una donna probabilmente in compagnia della nipotina, che inizia a 'fare carte': 'u cartare è colui che in qualche gioco distribuisce le carte e, consapevole dell'importanza di tale operazione, sa di avere sempre su di sè l'attenzione dei presenti.
Come ottenere l'attenzione? In due modi: parlare ad alta voce e guardarsi spesso intorno se ha ottenuto (a me gli occhi please!).
'Cara signora, mia nipote è veramente un gioiello. Pensi che oltre alla scuola, il pomeriggio va a danza, nuoto e inglese.
'Dimmi, alla nonna, che materie hai fatto oggi?' chiede, pardon, urla alla nipotina.
La bimba risponde 'Italiano, francese...'
'Dì alla signora come si dice buongiorno in francese?'
Prontamente la bimbetta risponde con un graziosissimo 'Bonjour'
Non ancora soddisfatta la nonna insiste: ' E poi che altro?'
'Algebra' e qui la nipotina dà segni di non gradire queste domande.
Ma...la nonna è a questo punto che sfodera 'l'asso nella manica', o il 'carrico da undici' come scriverebbe il Camilleri...
'Fai sentire alla signora come si dice buongiorno in algebra???'
Ghiaccio totale tra i presenti. I commessi hanno smesso all'improvviso di operare e sono rimasti come statue a bocca aperta e occhi strabuzzati rivolti verso la signora.
All'improvviso una voce di un cliente, al colmo del fastidio:...

'Va vinne lupine, signò!'